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Industria cartotecnica: export +50% nel 2024

Imagoeconomica

Dall’industria alimentare all’alta moda, dalla cosmetica ai prodotti di lusso: il packaging plastic free traina le vendite di macchine che fabbricano imballaggi cartacei per i quali è prevista una crescita di oltre il 50% nei prossimi 4 anni. Secondo l’osservatorio di Acimga – l’Associazione confindustriale dei costruttori italiani di macchine per l’industria grafica, cartotecnica, cartaria, di trasformazione e affini – il valore dell’export passerà dagli 89 milioni registrati nel 2020 ai 138 milioni di euro nel 2024.

L’uso di imballaggi e confezioni di carta e cartone rispetto alla plastica è cresciuto insieme allo sviluppo dell’e-commerce, ma anche a una maggiore attenzione verso alla sostenibilità ambientale che attualmente interessa molti settori, anche quello dei prodotti di lusso. Con L’Europa che emana direttive sempre più stringenti per ridurre l’impronta ecologica e i consumatori orientati verso alternative eco-friendly, all’industria della carta si prospetta una crescita continua.

Nel 2020 i costruttori italiani che fabbricano macchine per la grafica, la stampa e la cartotecnica hanno fatturato oltre 2,3 miliardi di euro, di cui 1,5 proveniente dalle vendite nei mercati esteri, dove l’Italia risulta essere tra i primi tre esportatori al mondo, con una quota di mercato che sfiora il 10%.

Nell’ultimo decennio, l’industria cartotecnica nazionale si è posizionata nei mercati di fascia di prezzo alta e medio-alta, verso i quali si è concentrato oltre il 90% delle esportazioni. I principali paesi di sbocco sono Spagna (dove l’industria italiana oggi ha una quota di mercato di quasi il 20%), Francia, Russia e Stati Uniti, dove nel prossimo quadriennio si prevedono valori di export quasi raddoppiati (dagli attuali 12 a 22 milioni di euro nel 2024).

Un comporto in continua espansione sebbene il calo del 5% registrato durante l’anno segnato dalla pandemia (89 milioni nel 2020 rispetto ai 93 del 2019). Ma già nel 2021 il commercio nei mercati internazionali delle macchine cartotecniche raggiungerà i maggiori livelli di sempre. In particolare, secondo i modelli di previsione dell’Osservatorio Export di Acimga (basato su dati di scenario e previsionali del Fondo Monetario Internazionale e dati storici di ONU Comtrade, Eurostat e US Census Bureau), le esportazioni sfonderanno quota 100 milioni di euro, per arrivare a 138 milioni nel 2024. Risultati che porterebbero l’Italia (attualmente settimo esportatore al mondo nel settore) a posizionarsi nella top 5 dei produttori mondiali, dietro a Cina, Germania, Francia e Svizzera.

“L’Italia rappresenta da sempre un riferimento mondiale per tutte le tecnologie della stampa, del packaging e del converting ed è tra i primi tre esportatori al mondo nel settore, con una quota di mercato che sfiora il 10% – ha affermato Andrea Briganti, Direttore Generale e CEO di Acimga -. La nostra associazione è ambasciatrice del “Made by Italy”, ovvero delle macchine e dell’insieme di conoscenze prodotte in Italia, e ha tra i suoi obiettivi prioritari l’internazionalizzazione delle 82 imprese associate, valorizzata anche attraverso servizi come il nostro Osservatorio, che grazie a un modello econometrico integrato di domanda e competitività fornisce una stima robusta degli scenari di mercato”.

“Il commercio delle macchine cartotecniche è in espansione negli ultimi dieci anni, durante i quali è triplicato il volume degli affari a livello globale – ha aggiunto Aldo Peretti, CEO di UTECO Group e presidente di Acimga -. Per i nostri produttori rappresenta un mercato ricco, ad alta marginalità: l’uso di imballaggi e confezioni di carta e cartone è cresciuto insieme allo sviluppo dell’e-commerce, ma anche di una sensibilità eco friendly che oggi interessa anche i prodotti di lusso».

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Categories: Economia e Imprese