X

Ilva, Calenda durissimo: “Emiliano non vuol raggiungere nessun accordo”

Continua l’infuocato braccio di ferro tra ministero dello Sviluppo economico e Regione Puglia sul caso Ilva. Al termine del tavolo che si è svolto proprio oggi al Mise il ministro Carlo Calenda ha detto: “Non entro nel merito delle solite dichiarazioni scomposte del presidente Emiliano su di me. Preciso però che l’unico sms che ho ricevuto nel corso della riunione veniva proprio dal Governatore Emiliano ed era il seguente: <Dobbiamo chiedere formalmente di riaprire il riesame Aia nelle sedi opportune .. ministero ambiente con autorità competenti, tra cui regione prov comune, e poi travasare gli esiti nel piano industriale.. altrimenti aria fritta.. questa riunione di oggi nn può superare le norme vigenti che attengono l’Aia>”.

“Se seguissimo la linea indicata dal Governatore – ha proseguito Calenda attraverso una nota diramata dal ministero – dovremmo annullare il Piano Ambientale, ovvero lo stesso effetto dell’accoglimento del ricorso al TAR. E’ del tutto evidente come il Governatore, nonostante gli impegni presi su anticipo copertura parchi, danno sanitario e bonifiche avesse già maturato l’intenzione di non raggiungere alcun accordo al tavolo. La disponibilità al ritiro della sola richiesta di sospensiva non basta perché, come spiegato al tavolo, manterrebbe il rischio per l’investitore di perdere tutti gli investimenti effettuati fino all’esito del ricorso”.

Intanto il Premier Gentiloni ha chiesto pubblicamente un passo indietro al presidente della regione Puglia e al sindaco di Taranto: “vi chiedo di ritirare il ricorso al Tar e di non mettere a rischio interventi per la bonifica ambientale e il lavoro che Taranto aspetta da anni. Da parte del Governo c’è piena disponibilità al confronto sulle questioni che avete sollevato. Conto su di voi, l’Italia e la Puglia hanno bisogno di leale collaborazione”.

Related Post
Categories: Economia e Imprese