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Il Napoli vince all’ultimo e riporta in vita il sogno scudetto

SSC Napoli

Missione compiuta, ma che fatica! Il successo del Napoli sul Chievo ha riportato la squadra di Sarri a meno 4 dalla Juventus, conditio sine qua non per continuare a sperare nello scudetto. Nessuna notizia per chi non avesse visto la partita e si fosse limitato solo a leggere il risultato, in realtà le cose non sono andate proprio così lisce, anzi: fino a pochi secondi dalla fine il film stava prendendo una piega molto diversa, che avrebbe di fatto consegnato il tricolore ai bianconeri con 7 giornate d’anticipo.

Un Napoli lento, stanco, quasi svuotato da stimoli e motivazioni era sotto contro il Chievo e nulla sembrava poter invertire l’inerzia del match. Poi però, come a volte capita nel calcio, gli scenari si sono completamente ribaltati ed eccoci qui a commentare una vittoria azzurra, fondamentale sia per la classifica che per il morale.

“Era una gara che stra-meritavamo di vincere, a un certo punto sembrava stregata – le parole di Sarri. – Abbiamo fatto 23 tiri a uno, buttato 86 palle nell’area avversaria contro 5, preso pali e sbagliato gol facili, la squadra, pur facendo bene, non riusciva ad arrivare al risultato. Il finale poi ha dato una logica a ciò che si era visto. Scudetto? Pensiamo di partita in partita, è questo ciò che dobbiamo fare”. La tattica del tecnico è chiara: evitare di ragionare in funzione di un obiettivo evidentemente troppo pressante, ma non per questo non provare a raggiungerlo.

Anche domenica s’è visto quanto il Napoli soffra le partite in cui è favorito d’obbligo, e dopo quelli di Reggio Emilia stava regalando punti anche al Chievo. Nel primo tempo poco da segnalare se non qualche pallone pericoloso dalle parti di Sorrentino, nella ripresa invece il match è esploso e ha regalato colpi di scena in serie. Il primo al 51’ con l’arbitro Manganiello a decretare un rigore per un fallo su Mertens: sembrava il preludio al vantaggio azzurro invece Sorrentino parava e da lì cominciavano i guai. Il Napoli si innervosiva e quando al 73’ Inglese freddava Reina con un siluro dalla distanza, gli spettri della sconfitta s’impadronivano del San Paolo. A scacciarli ci pensavano Milik e Diawara, il primo con il colpo di testa dell’1-1 (89’), il secondo con un destro a giro da urlo che, in pieno recupero (93’), faceva esplodere d’entusiasmo Fuorigrotta. Il sogno scudetto resta difficile ma quantomeno è ancora vivo: e questo, visto come si erano messe le cose, è già qualcosa

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