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“Il mondo rinnovabile”, il nuovo libro di Valeria Termini

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Sono molte le domande, ancora aperte, sul mondo delle fonti rinnovabili: quando prenderà piede il trasporto elettrico di massa? Quando le batterie risolveranno per tutti, in modo esteso ed economicamente sostenibile, il problema delle leggi della fisica, consentendo l’accumulo dell’elettricità nel tempo? Come si diffonderà il nuovo mondo dell’energia autoprodotta dai cittadini? Contribuirà a debellare la povertà energetica, in Africa e non solo?

Sono questi gli interrogativi a cui Valeria Termini, docente di economia politica all’Università Roma Tre, cerca di rispondere nel suo nuovo libro “Il mondo rinnovabile” (166 pagine, LUISS University Press) che indaga sul cambiamento epocale che caratterizza il nostro tempo.

Il libro sarà presentato a Roma il prossimo 14 febbraio a partire dalle ore 17, presso l’Istituto della Enciclopedia italiana Treccani, Palazzo Mattei di Paganica, da due personaggio del calibro di Giuliano Amato ed Enrico Giovannini con il coordinamento di Paolo Mieli e un saluto introduttivo di Massimo Bray. Sarà l’occasione per discutere di economia e crescita sostenibile, due temi particolarmente attuali. Il libro è stato scritto insieme a Lorenzo Colantoni ricercatore presso l’Istituto Affari Internazionali e specializzato in energia e ambiente mentre Romano Prodi ha curato la prefazione

Il progresso tecnologico ha spinto verso il basso i costi dell’energia solare ed eolica rendendoli competitivi con quelli di petrolio, carbone e gas naturale – che oggi rappresentano la principale fonte di energia – proponendo una vera alternativa per generare elettricità. Ad esempio, batterie più economiche consentono la produzione di veicoli elettrici ad alte prestazioni, incoraggiando i consumatori a passare da motori a benzina a automobili più pulite e veloci. Proprio la rapida crescita dei veicoli elettrici a sua volta determinerà un aumento della domanda di energia rinnovabile, e che può portare alla fine dell’era del petrolio.

Valeria Termini è tornata all’insegnamento a tempo pieno (è anche senior fellow della LUISS School of European Political Economy) dopo un settennato nel consiglio dell’Autorità per l’Energia, da poco concluso. E’ quindi una tra i maggiori esperti del settore. La sua analisi si spinge a dare un’indicazione precisa: nell’arco di trent’anni il grande cambiamento sarà compiuto e le dinamiche economiche e l’adattamento sociale porteranno a un mondo rinnovabile. A questa conclusione si arriva non per intuizione ideologica ma sulla base dell’analisi economica, dello studio attento dei dati e dello sguardo accorto all’evoluzione delle istituzioni, soprattutto in Europa dove il processo è partito ma anche in Africa dove l’energia pulita sarà, finalmente, fonte di sviluppo.

In conclusione, il capitalismo non vive senza crescere ma la soluzione ai problemi dell’inquinamento non è nella “decrescita felice”: le rinnovabili saranno la fonte energetica del XXI secolo, con un notevole impatto su società ed economie globali e rappresentano già da ora un ponte per un futuro più sostenibile. La rivoluzione innescata sarà irreversibile.

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Categories: Cultura