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Il Milan punta all’Ipo, l’Inter a dribblare i vincoli Uefa

Quotare il Milan in Borsa – o in Cina o a Wall Street – per rimborsare gli onerosissimi finanziamenti, che arrivano fino al 13%, concessi per una durata di 18 mesi alla cordata cinese dal fondo americano Elliot per rilevare il club rossonero. E’ questo l’obiettivo del broker Yonghong Li, che guida i cinesi che vogliono comprare il Milan, se tutto andrà liscio al closing del 14 aprile quando la famiglia Berlusconi dovrebbe passare la mano in via definitiva.

Se non riuscissero a bruciare i tempi per lanciare l’Ipo già nel corso dell’anno prossimo, i cinesi avrebbero una sola alternativa per non venire travolti dai debiti e cioè aprire le porte del capitale a nuovi investitori, ma con tutte le incognite che ciò comporta e che potrebbe rovesciare nuove incertezze sul club rossonero alla vigilia di un calciomercato quanto mai impegnativo.

Proprio per affrontare il calciomercato d’estate a mani libere, i cinesi dell’Inter, secondo quanto riferisce “Il Sole 24 Ore”, stanno invece cercando di dribblare il fair play finanziario. Ma per farlo bisogna arrivare al pareggio di bilancio, operazione tutt’altro che agevole e che, per andare in porto, necessità di circa 30 milioni da recuperare in pochissimi mesi.

I cinesi del gruppo Suning sperano di raggiungere nuovi redditizi accordi commerciali in Oriente ma, nel caso tutto ciò si rivelasse impossibile, non resterebbe che l’alternativa della vendita di qualche campione per fare cassa. Brozovic è l’indiziato numero uno, ma l’operazione necessita del via libera della Lega Calcio prima e della Uefa poi, perché le date del calendario del calciomercato (che parte il primo luglio) e quella della presentazione del bilancio (fissata al 30 giugno) non coincidono.

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