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Guida al 730 precompilato: un sito, un decalogo e i video su YouTube

A poco più di 20 giorni dall’inizio della partita, il Fisco accende un faro sul 730 precompilato. Anzi, due: un sito internet dedicato (con tanto di video esplicativi) e un vademcum scritto. 

IL SITO

L’Agenzia delle Entrate ha messo in rete oggi un sito per guidare i circa 20 milioni di contribuenti fra lavoratori dipendenti e pensionati cui è destinato nel 2015 il nuovo strumento fiscale. 

Uno spazio particolare è riservato ai canali di assistenza dell’Agenzia: saranno attivate una linea dedicata sul canale di risposta scritta webmail e una linea telefonica nell’ambito del servizio di assistenza al numero 848.800.444, che si aggiungono all’assistenza fornita dagli uffici territoriali con o senza appuntamento.

Il Fisco ha allestito inoltre una finestra multimediale su Twitter e su YouTube, dove oggi debutta il video di presentazione del 730 precompilato (disponibile sul sito dell’Agenzia o sul suo canale YouTube), cui seguiranno nei prossimi giorni dei tutorial per supportare i contribuenti alle prese con la nuova dichiarazione. 

IL VADEMECUM

Con la circolare 11/E, l’Agenzia chiarisce come si deve comportare il contribuente con il 730 precompilato. Ecco le risposte alle 10 domande più frequenti. 

1) A chi è destinato il 730 precompilato? 

Il modello 730 precompilato è reso disponibile ai contribuenti che, nell’anno 2014, risultano essere lavoratori dipendenti e pensionati, per i quali i sostituti d’imposta hanno trasmesso all’Agenzia, nei termini, la Certificazione Unica. Inoltre, per poter ricevere la dichiarazione precompilata, bisogna aver presentato per l’anno d’imposta 2013 il modello 730 o il modello Unico persone fisiche o il modello Unico Mini, pur avendo i requisiti per optare per il 730.
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2) Come si accede al proprio 730 precompilato?

Il contribuente può accedere direttamente alla dichiarazione precompilata attraverso il sito internet dell’Agenzia o rivolgersi al proprio sostituto d’imposta, a un Caf o a un professionista. Nel primo caso è necessario utilizzare le credenziali del servizio telematico Fisconline rilasciate dall’Agenzia delle Entrate o usare la Carta Nazionale dei Servizi. Inoltre, è possibile autenticarsi tramite il portale dell’Inps, utilizzando le credenziali dispositive rilasciate dall’ente previdenziale. 

L’abilitazione a Fisconline, con il rilascio della password e del pin personali, può essere richiesta sia online, tramite il sito internet dell’Agenzia, sia recandosi presso qualsiasi ufficio delle Entrate, anche tramite soggetto delegato, oppure per telefono. Se la richiesta è effettuata dal diretto interessato presso un ufficio dell’Agenzia, viene rilasciata la prima parte del codice pin e la password di primo accesso. La seconda parte del pin potrà essere subito prelevata dal contribuente direttamente via internet. 

A garanzia degli utenti, in caso di richiesta online, per telefono, o tramite soggetto delegato, la procedura prevede che la prima parte del pin sia rilasciata immediatamente, mentre la seconda parte, con la password di primo accesso, sia inviata per posta presso il domicilio del contribuente registrato in Anagrafe tributaria.
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3) Da chi ci si può fare aiutare? 

I contribuenti possono rivolgersi a Caf, sostituti d’imposta o professionisti abilitati, cui devono consegnare una delega per l’accesso alla dichiarazione precompilata e la copia di un documento di identità.
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4) Quali informazioni contiene il 730 precompilato?

Oltre ai redditi di lavoro dipendente, di pensione o assimilati e alle ritenute, sono indicati anche i dati dei familiari in un prospetto ad hoc. Inoltre, nel quadro D del 730 precompilato trovano posto i redditi di lavoro autonomo occasionali e gli altri redditi diversi, mentre nel quadro E sono inserite le informazioni relative ad alcuni oneri detraibili e deducibili. 

In particolare, nel 730 precompilato sono contenuti i dati trasmessi da alcuni enti esterni, come i soggetti che erogano mutui agrari o fondiari, le imprese assicuratrici e gli enti previdenziali, da cui si ricavano rispettivamente quote di interessi passivi e relativi oneri accessori per mutui in corso, premi di assicurazione sulla vita e contributi previdenziali e assistenziali. 

Dalla dichiarazione dei redditi dell’anno scorso sono desunte le eventuali eccedenze d’imposta e le rate annuali detraibili per oneri sostenuti in anni precedenti tra cui, ad esempio, le spese sostenute per interventi di recupero edilizio, per interventi di risparmio energetico e per l’arredo degli immobili ristrutturati. Nella precompilata trovano posto anche i dati relativi a terreni e fabbricati ricavati dalla dichiarazione dell’anno precedente con le eventuali variazioni intervenute nel 2014.
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5) Quando bisogna presentare il 730 precompilato?

Dal 15 aprile il contribuente troverà il 730 precompilato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, all’interno della propria area riservata. Dal primo maggio al 7 luglio sarà possibile accettare o modificare la dichiarazione e trasmetterla all’Agenzia direttamente via web o tramite intermediario. 

6) Come ottiene il conguaglio chi non ha un sostituto d’imposta?

Anche i contribuenti che non dispongono di un sostituto d’imposta (datore di lavoro o ente previdenziale) tenuto ad effettuare il conguaglio possono presentare la dichiarazione precompilata: in questo caso, i rimborsi saranno eseguiti direttamente dall’Amministrazione finanziaria. 

7) Si potrà presentare anche il vecchio 730 di carta?

Sì, sarà comunque possibile continuare a presentare, sempre entro il 7 luglio, il 730 ordinario senza ricorrere al modello precompilato. 

8) Si può fare la dichiarazione precompilata congiunta? 

Per chi lo scorso anno ha presentato il modello 730 congiunto e quest’anno possiede i requisiti per utilizzare il 730 precompilato, l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione una dichiarazione precompilata singola. E’ comunque possibile presentare la dichiarazione in forma congiunta ma occorre rivolgersi al proprio sostituto che presta assistenza fiscale, oppure ad un Caf o ad un professionista abilitato: per il primo anno di avvio sperimentale, infatti, non è consentita la presentazione della dichiarazione precompilata congiunta direttamente in via telematica. 

9) Come funzionano i controlli? 

Se il 730 precompilato viene accettato senza modifiche o con modifiche che non incidono sulla determinazione del reddito o dell’imposta, nei confronti del contribuente non sarà eseguito il controllo documentale sugli oneri precompilati comunicati all’Agenzia da banche, assicurazioni ed enti previdenziali, né quello preventivo sui rimborsi superiori a 4mila euro in presenza di detrazioni per carichi di famiglia ed eccedenze derivanti dalla dichiarazione precedente. 

Inoltre, se la dichiarazione viene presentata tramite un intermediario, il controllo documentale sarà svolto nei confronti del Caf o del professionista che ha apposto il visto di conformità sulla dichiarazione. Le stesse agevolazioni sono previste anche se il 730 viene presentato tramite un intermediario con le modalità ordinarie. Rimane, comunque, la possibilità di effettuare controlli nei confronti del contribuente per verificare la sussistenza dei requisiti soggettivi che danno diritto a detrazioni, deduzioni e agevolazioni. 

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10) Cosa succede se l’intermediario sbaglia?

In caso di apposizione di un visto di conformità infedele (ad esempio per il mancato controllo della documentazione a supporto di spese detraibili o deducibili), l’intermediario è tenuto al pagamento di un importo corrispondente alla somma dell’imposta, degli interessi e della sanzione che sarebbe stata richiesta al contribuente. La responsabilità degli intermediari è però esclusa nel caso in cui l’infedeltà del visto sia stata determinata da una condotta dolosa o gravemente colposa del contribuente. 

L’intermediario che si accorge di aver apposto un visto infedele dopo l’invio della dichiarazione deve avvisare il contribuente e trasmettere all’Agenzia la dichiarazione rettificativa, entro il 10 novembre dell’anno in cui è stata prestata l’assistenza. Se il contribuente non intende presentare la nuova dichiarazione, il Caf o il professionista possono comunicare entro la stessa data alle Entrate i dati rettificati.

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