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Guerra Russia-Ucraina, novità: “Sale il rischio nucleare a Zaporizhzhia”. Raid russi su tutto il Paese

FIRSTonline

Nella notte una pioggia di missili russi si è abbattuta sull’Ucraina e le sirene sono tornate a suonare ripetutamente in tutte le città. Gli attacchi sono stati particolarmente forti e diffusi, Kiev parla di 81 missili russi (6 ipersonici), 34 dei quali sono stati abbattuti, lanciati in una serie di raid contro le sue “infrastrutture critiche”. Il bilancio per ora è di 9 vittime: tre morti a Kherson, cinque a Leopoli e uno a Dnipro, mentre sono stati colpiti edifici residenziali e infrastrutture a Kiev, Kharkiv e Odessa. Nella capitale il 40% dei residenti è rimasto senza riscaldamento, con una temperatura esterna di 4 gradi. Anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia è senza elettricità dopo l’attacco. Mentre prosegue il braccio di ferro su Bakhmut. Gli ucraini resistono e cercano di garantire che le vie di collegamento tra il centro della città e le retrovie restino percorribili per l’invio di rifornimenti, munizioni e rinforzi. Intanto il presidente ucraino Zelensky ha ribadito in un’intervista alla Cnn che non intende confrontarsi personalmente con il presidente russo Putin: “Non mantiene la parola”. Sono le ultime novità sulla guerra Russia-Ucraina.

Guerra Russia-Ucraina, novità: l’attacco di questa notte

“È stata una notte difficile. Abbiamo avuto un massiccio attacco missilistico in tutto il Paese. Sono state attaccate le regioni di Kiev, Kirovohrad, Dnipro, Odessa, Kharkiv, Zaporizhzhia, Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zhytomyr e Vinnytsia”. Lo ha affermato su Telegram il presidente ucraino commentando l’attacco. “Sono stati attaccati edifici residenziali e infrastrutture essenziali. Purtroppo, ci sono feriti e morti. Le mie condoglianze alle famiglie”, ha aggiunto Zelensky.

“Armi di alta precisione a lungo raggio lanciate dall’aria, dal mare e da terra, compresi i missili ipersonici Kinzhal, hanno colpito obiettivi cruciali delle infrastrutture militari, imprese del complesso militare-industriale e strutture energetiche che le alimentano” in Ucraina. A rivendicare l’attacco il ministero della Difesa russo, confermando che sono stati utilizzati anche missili ipersonici Kinzhal. E intanto la guerra assume sempre più le sembianze di un conflitto di logoramento, paventando ancora una volta il rischio nucleare.

Aiea: “A Zaporizhzhia stiamo giocando con il fuoco”

A destare nuovamente preoccupazione è la centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, che è stata tagliata fuori dalla rete elettrica dopo l’attacco russo. Attualmente il sito funziona con i 20 generatori diesel d’emergenza secondo quanto confermato dalla società energetica ucraina Energoatom. Il ministro dell’Energia ucraino, Herman Halushchenko, ha dichiarato che “a seguito dei bombardamenti, l’ultima linea che alimentava la centrale nucleare di Zaporizhzhia è stata danneggiata. I russi stanno mettendo il mondo sull’orlo di una catastrofe nucleare. E questo avviene il giorno dopo i negoziati con le Nazioni Unite sulla smilitarizzazione dell’impianto”.

A sottolineare la necessità un’azione urgente per garantire la sicurezza del sito è il direttore generale della Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi. “Ancora una volta la centrale nucleare di Zaporizhzhia funziona con diesel di emergenza, l’ultima linea di difesa. Questa è la sesta volta, lasciatemelo ripetere la sesta, che la centrale ha dovuto operare in questa modalità di emergenza. Permettetemi di ricordarvi che questa è la più grande centrale nucleare in Europa”, ha sottolineato Grossi davanti al consiglio dei governatori dell’organismo delle Nazioni Unite a Vienna. “Cosa stiamo facendo per evitare che ciò accada? Siamo l’Aiea dobbiamo preoccuparci della sicurezza nucleare”, ha aggiunto che sempre riferendosi ai rischi degli attacchi russi sull’impianto ha spiegato che “ogni volta è come giocare con il fuoco. Ma se permettiamo a questa situazione di estendersi, un giorno la nostra fortuna finirà. Chiedo a tutti in questa stanza oggi e altrove – ha concluso il capo dell’Aiea – dobbiamo impegnarci a garantire la sicurezza e la protezione dell’impianto. E dobbiamo impegnarci Ora. Ciò di cui abbiamo bisogno è l’azione”.

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