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Guerra dei dazi: la Cina rincara tariffe su 128 prodotti Usa

Pixabay

La guerra commerciale fra Usa e Cina è iniziata. Pechino ha posto dazi fra il 15 e il 25% sull’import di 128 merci americane, tra cui carne di maiale, vino e frutta, per un valore di circa tre miliardi di dollari l’anno. È questa la risposta decisa dal gigante asiatico alle mosse del presidente Usa Donald Trump, che il mese scorso aveva imposto dazi del 25 e del 10% rispettivamente su acciaio e alluminio cinesi.

L’annuncio ufficiale delle nuove misure, che scattano proprio oggi, arriva da una nota del ministero del Commercio cinese, in cui si sollecita Washington a ritirare le sue misure e a riportare alla normalità i rapporti commerciali fra i due paesi. Il governo di Pechino è stato chiaro: “Non vogliamo una guerra delle tariffe, ma non resteremo a guardare mentre la nostra economia viene danneggiata”.

Peccato che Trump non abbia alcuna intenzione di fare marcia indietro. “Quando un Paese perde miliardi di dollari negli scambi, le guerre commerciali sono una cosa buona, e sarà facile per gli Stati Uniti vincere questa”, aveva twittato il numero uno della Casa Bianca.

Le autorità americano hanno già annunciato un piano per una nuova serie di dazi su altri prodotti cinesi per decine di miliardi di dollari, in risposta a quelle che definiscono “pratiche commerciali scorrette” da parte della Cina.

Com’è ovvio, la nuova iniziativa innescherebbe un’ulteriore reazione da parte di Pechino, alimentando una spirale protezionistica che farebbe salire il livello di allarme sui mercati internazionali.

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