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Governo: accelerare su fiscal compact e spending review

Fiscal compact e spending review al centro dell’attenzione di Camera e Senato. L’iter sarà accelerato, perché obiettivo dichiarato del governo è giungere all’approvazione di entrambi i provvedimenti entro la fine di questo mese. E questo per inviare precisi segnali ai mercati.

A Montecitorio è la commissione Esteri a occuparsi del fiscal compact, che fissa la disciplina di bilancio europea, insieme all’introduzione del Meccanismo europeo di stabilità (Esm), entrambi provvedimenti che già hanno ottenuto il via libera del Senato. Tra i punti principali del fiscal compact spiccano in particolare l’impegno ad avere un deficit strutturale che non deve superare lo 0,5% del Pil e, per i Paesi il cui debito è inferiore al 60% del Pil, l’1%. Previsto inoltre l’obbligo per i Paesi con un debito pubblico superiore al 60% del Pil di rientrare entro questa soglia nel giro di 20 anni, ad un ritmo pari ad un ventesimo dell’eccedenza in ciascuna annualità. Ogni stato dovrà poi garantire correzioni automatiche con scadenze determinate quando non sia in grado di raggiungere altrimenti gli obiettivi di bilancio concordati. Il deficit pubblico, infine, dovrà rimanere sempre sotto il 3% del Pil, in caso contrario scatteranno sanzioni semi-automatiche.

Non è escluso che il governo solleciti la commissione affinché il provvedimento possa giungere in Aula già questa settimana.

E’ al Senato anche il provvedimento sulla spending review, con i suoi tagli da 26 miliardi in tre anni. Anche in questo caso l’Esecutivo vuole arrivare all’approvazione prima della pausa estiva: l’optimum sarebbe ottenere il via libera da tutti e due i rami del Parlamento, ma anche il sì da uno solo sarebbe un segnale positivo. Il provvedimento è all’esame della commissione Bilancio, che ha già fissato il termine per la presentazione degli emendamenti (giovedì a mezzogiorno).

Altro tema caldo, la crescita del Paese: per l’intera settimana, a cominciare da oggi pomeriggio, si occuperanno congiuntamente del decreto le commissioni Bilancio e Attività produttive di Montecitorio. Si tratta di interventi per il rilancio delle infrastrutture, dell’edilizia e dei trasporti, misure per l’agenda digitale e la trasparenza nella pubblica amministrazione, il riordino degli incentivi per le imprese e dei finanziamenti per la ricerca, il sostegno della pratica sportiva e del turismo.

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