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Giornata di realizzi per Piazza Affari (-0,29%) in attesa della Yellen

FIRSTonline

MERCATI PIATTI IN ATTESA DELLA FED
AVANZA INTESA, PERDE COLPI MPS

I mercati tirano il freno in attesa della conferenza stampa di Janet Yellen al termine della prima riunione del Fomc sotto la sua guida.

A Milano l’indice Ftse Mib arretra dello 0,29% a 20.976 punti. In calo anche Londra -0,49% e Parigi -0,12%.

Francoforte e Madrid segnano +0,37% grazie ad alcune performances. Bmw vola in rialzo del 5% dopo aver comunicato che nei primi due mesi del 2014 le vendite di auto sono state da record. Deutsche Bank sale del 3% sulle voci di dismissione o ridimensionamento dell’area investment banking.

La spagnola Inditex, uno dei colossi mondiali dell’abbigliamento (vedi Zara), sale del 4% nel giorno della presentazione dei dati del 2013 e le indicazioni sul 2014: la società ha detto di aspettarsi nel corso dell’anno un andamento dei ricavi in crescita, con incrementi analoghi a quelli registrati nella seconda parte del 2013.

L’indice Micex della Borsa di Mosca perde lo 0,8% dopo aver guadagnato quasi l’8% nelle ultime due sedute.

Cala a 176 punti base lo spread tra il Btp e il Bund tedesco, mentre il tasso sul decennale scende al 3,35%. Il differenziale della Spagna segna 171 punti base col rendimento dei Bonos al 3,30%

Il costo di finanziamento dell’Italia sul tratto decennale è destinato a scendere ulteriormente di una trentina di punti base nel corso di quest’anno, riducendo a fine 2014 lo spread con l’analoga scadenza del Bund a 145 punti base. E’ la previsione degli strategist di Morgan Stanley.

I listini Usa sono poco mossi in una seduta senza dati macroeconomici di rilievo e segnata probabilmente dalle comunicazioni in arrivo dalla conferenza stampa di Janet Yellen. Nel pomeriggio Dow Jones +0,03%, S&P-0,08% e Nasdaq -0,06%.

Le banche di Wall Street si apprestano ad incassare 400 milioni di dollari di commissioni per l’Ipo di Alibaba. Lo riporta il Financial Times citando alcune fonti, secondo le quali il colosso cinese potrebbe pagare alle banche il 2% dei ritorni lordi, ovvero più dell’1,1% pagato da Facebook. Le banche che starebbero curando la quotazione e che si dividerebbero la somma sono Credit Suisse, Morgan Stanley, Goldman Sachs, JPMorgan e Deutsche Bank.

A Milano, restano sotto i riflettori i titoli bancari. Gli aumenti di capitale annunciati da molte banche italiane “vanno nella direzione giusta. Era questo che avevano chiesto, mi sembra che vadano nella direzione giusta”. Lo ha dichiarato il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, al termine della riunione del comitato esecutivo dell’Abi a cui ha partecipato per aggiornare i banchieri sugli esami Bce.

Si ridimensiona nel finale il rialzo di Banca Popolare di Milano +0,37%. L’amministratore delegato Giuseppe Castagna si è detto ottimista sull’esito dell’imminente aumento di capitale da 500 milioni di euro. Sulla possibilità che ci sia dell’inoptato (azioni non sottoscritte) per l’operazione che dovrebbe partire a cavallo tra aprile e maggio Castagna ha detto “non si può escludere nulla a priori, ma sono fiducioso”.

Bene anche Intesa in rialzo di circa l’1 dopo che l’ad Carlo Messina ha detto che la banca non ha bisogno di fare pulizie di bilancio.

Ubi +1,17%.

Pop Etruria balza del 6,4% dopo che ieri il presidente di Pop Vicenza, Gianni Zonin, ha detto che entro fine mese farà un’offerta vincolante per la banca aretina.

Arretra invece tra intensi scambi (l’11% circa del capitale) Montepaschi -2,03% dopo la vendita di un consistente pacchetto di azioni della Fondazione (il 15% circa). La stessa Fondazione ha fatto sapere di non aver completato la dismissione delle sue quote nella banca e che ha intenzione di proseguire i colloqui per cercare un investitore stabile . Allo stesso tempo punta a sottoscrivere in parte l’aumento di capitale da 3 miliardi e mantenere così una quota della banca.

Tra le utilities in evidenza Hera + 1,1%.

Stamattina gli analisti di Goldman Sachs hanno confermato il titolo nella Conviction Buy List (lista delle azioni preferite) e hanno alzato il target price a 2,40 euro da 2,30 euro.

Enel +0,4% recupera tutte le perdite di stamattina (era arrivata a segnare un minimo a 4,022 euro) e chiude a 4,10 euro, a un passo dai massimi dal luglio 2011 segnati ieri a 4,114 euro.

Stamattina Deutsche Bank ha alzato il target price a 4,2 euro da 3,2 euro, il giudizio resta Hold.

Snam -0,62% nel giorno della presentazione del piano industriale al 2017 .Stamane la società e Cdp hanno annunciato l’inizio dell’iter negoziale per l’acquisto dell’89% del gasdotto Tag che trasporta il gas russo da Tarvisio. Il valore dell’operazione dovrebbe aggirarsi intorno ai 710 milioni di euro.A detta di Equita Sim l’acquisizione, che dovrebbe andare in porto entro la fine dell’anno, permetterebbe un leggero miglioramento del leverage e un impatto accrescitivo sull’eps . Di qui la conferma del rating hold ( target price a 4,4 euro). Per gli esperti della sim l’elevato yield e la stabilità regolatoria rendono il titolo una valida alternativa all’investimento obbligazionario.

Eni -0,17%. Dopo gli acquisti dell’ultima settimana la quota di azioni salita allo 0,55% del capitale dallo 0,52% di mercoledì scorso. Lo dice un comunicato del gruppo petrolifero che dettagli gli acquisti effettuati tra il 10 e il 14 marzo. In particolare Eni ha acquistato 1,19 milioni di azioni per un controvalore di 20,5 milioni di euro con prezzi compresi tra 17,1466 euro e 17,4343 euro. Oggi il titolo, intorno alle 16,35, scambia a 17,58 euro con un rialzo dello 0,17%.

Telecom Italia -1,07%. Oggi Telco ha ufficializzato la propria lista di candidati, in maggioranza indipendenti, per il rinnovo del cda di Telecom Italia in vista dell’assemblea del 16 aprile e, come da attese, l’attuale presidente di Eni è stato candidato alla presidenza. Confermato l’attuale ad, Patuano, così come Tarak Ben Ammar e Jean Paul Fitoussi. Quattro le donne in lista tra cui la baronessa Denise Kingsmill (indipendente), membro della Camera dei Lord dal 2006 che fa parte del supervisory board di E.On.

Salgono anche Prysmian 0,28% e Finmeccanica +0,5%.

Il peggior titolo del paniere è stato Pirelli -2,11%.

In calo anche Gtech -1,81%.

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