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Germania, la fiducia crolla: l’indice Zew delude ancora

Le paure del mercato sull’indice Zew erano fondate. Dopo una serie di cali costanti a partire dallo scorso gennaio, questo mese il termometro che rileva la fiducia degli investitori in Germania è sceso -3,6 punti, dai 6,9 di settembre. Si tratta del primo valore negativo dal novembre 2012. In calo anche l’indice che misura le condizioni correnti, sceso a 3,2 punti dai 25,4 del mese scorso. Entrambi i dati sono inferiori alle attese del mercato, rispettivamente a 1 e 18 punti.

Il dato ha inciso negativamente sull’andamento delle Borse a fine mattinata: Milano -1,1%, Francoforte -0,8%, Parigi -0,9%, Madrid -1% e Londra -0,7%.  

Il trend sempre più negativo della fiducia, specchio del rallentamento tedesco soprattutto sul fronte dell’industria e dell’export, sta mettendo con le spalle al muro il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, falco rigorista della prima ora. 

Da sempre contrario a qualsiasi politica espansiva che metta in discussione la rigidità della disciplina di bilancio, Schaeuble ha dovuto ammettere da Washington, dove ha seguito i meeting di Fmi e Banca Mondiale, che la politica di bilancio “deve spostarsi verso gli investimenti” per rispondere ai colpi della stagnazione.

Ormai, in effetti, la recessione è dietro l’angolo anche per la Germania e il dato del terzo trimestre (dopo il -0,2% del periodo aprile-giugno 2014) potrebbe certificarla. La stima di crescita del 2014 è stata tagliata dal +1,9 al +1,3%. Per il 2015, invece, si prevede ancora un +1,2%. 

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