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Germania, dopo gli ordini crolla la produzione industriale

Pixabay

Ennesima brutta notizia per la Germania. Dopo il crollo degli ordini manifatturieri, che a luglio sono sono diminuiti del 2,2% rispetto al mese di giugno, cala pure la produzione industriale. A luglio, Rispetto all’analogo periodo precedente la produzione è scesa del 4,2%, superando (in negativo) le attese degli analisti che si aspettavano un ribasso del 3,9%. Rispetto a giugno invece si registra un -0,6% a fronte di un rialzo previsto dello 0,4%.

A livello settoriale, il comparto manifatturiero è sceso dello 0,8%, mentre le costruzioni hanno segnato un aumento dello 0,2% (sempre da mese a mese). In crescita del 3,2% il costo del lavoro su base annua e dello 0,8% su base trimestrale.

“L’attività industriale rimane debole”, commenta il ministero dell’economia. “Dato il difficile inizio della seconda metà dell’anno e la ripresa ancora invisibile degli ordini industriali, non vi sono prospettive di miglioramento”.

Ricordiamo che lo scorso 19 agosto, la Bundesbank ha lanciato l’allarme recessione per l’economia tedesca, “La congiuntura tedesca rimane debole anche nell’estate del 2019″,ha scritto l’istituto centrale, il che significa che: “anche nell’attuale trimestre l’attività economica potrebbe ridursi leggermente”. Non solo: “la fine del rallentamento non è ancora in vista”, ha precisato la bancal nel suo rapporto. 

I mercati per il momento sembrano ignorare la notizia. La Borsa di Francoforte, unica insieme a Piazza Affari ad aprire in territorio positivo, rallenta il passo e dopo il dato sulla produzione industriale ma rimane poco sopra la parità (+0,1%). Deboli gli altri listini europei: Milano (-0,1%), Parigi (-0,08%), Madrid (-0,3%). Poco mossa anche Londra (-0,1%).

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Categories: Economia e Imprese