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Gentiloni alle 17,30 al Quirinale con la lista. Alfano verso Esteri, Padoan resta

Imagoeconomica

“Gentiloni: salgo al Quirinale alle 17,30”, con queste parole il Presidente del Consiglio incaricato ha annunciato la chiusura delle consultazioni nel corso delle quali ha dialogato con i rappresentati dei vari partiti presenti in Parlamento.

L’ultima delegazione ad essere ricevuta dal neo Premier è stata quella del Pd, che nel corso direzione di partito tenutasi oggi ha votato all’unanimità un documento di sostegno all’Esecutivo, nonostante il presidente Orfini abbia già chiarito che: “È inconcepibile che arrivi a fine legislatura”.

Ho concluso le consultazioni – ha spiegato Gentiloni nell’annunciare la chiusura delle consultazioni – ho cercato di conciliare le esigenze di tempi molto stretti con la necessità di ascoltare tutte le forze parlamentari, le loro opinioni, le loro proposte e le ringrazio tutte. Rispetto chi darà il suo sostegno al Governo e da chi ha deciso di rimanere all’opposizione. Da tutti questi incontri ho ricevuto elementi utili per il mio lavoro”.

“Tempi stretti” che derivano anche alla volontà del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha più volte ribadito l’esigenza di presentarsi al Consiglio europeo di giovedì con un Governo nel pieno esercizio delle sue funzioni per dare un segnale di stabilità e compattezza all’Europa e ai mercati. Stasera stessa è atteso il giuramento dei ministri. Tra martedì e mercoledì, in base all’iter previsto, la fiducia prima alla Camera e poi al Senato.

Al Colle Gentiloni arriverà con la lista dei ministri che lo affiancheranno nel suo Esecutivo e a cui, secondo le indiscrezioni di stampa, il Premier incaricato starebbe dando gli ultimi ritocchi. In base alle previsioni la poltrona di Pier Carlo Padoan all’Economia dovrebbe essere blindata. Confermati anche Beatrice Lorenzin alla Sanità, Carlo Calenda allo Sviluppo Economico, Graziano Delrio alle Infrastrutture, alla Difesa Roberta Pinotti, Dario Franceschini al Mibact e Maurizio Martina all’Agricoltura. Angelino Alfano potrebbe invece trasferirsi dal Viminale alla Farnesina, mentre a capo del ministero dell’Interno potrebbe andare Marco Minniti, attuale sottosegretario all’Autorità delegata per i servizi segreti. Limature e correzioni sono in corso e cambiamenti dell’ultima ora sono sempre possibili.

La nuova squadra di Governo dovrà affrontare questioni di primaria importanza per il Paese. Non solo la legge elettorale, un passaggio fondamentale per consentire agli italiani di tornare alle urne e sulla quale pende il giudizio della Corte Costituzionale previsto per il prossimo 24 gennaio, ma anche il dossier banche all’interno del quale spicca il capitolo Mps. L’attenzione del nuovo Governo dovrà inoltre andare alla manovra, ancora in attesa del giudizio della Commissione Europea (che ha deciso di prendere tempo in vista del referendum), senza dimenticare le misure necessarie per sostenere i cittadini delle Regioni colpite dal terremoto e mandare avanti la ricostruzione. Un calendario colmo di appuntamenti quello del Governo Gentiloni che già da mercoledì sera, dopo il voto di fiducia del Parlamento, potrebbe avere pieno potere per intervenire.

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Categories: Politica