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Focus Investments (Prelios), al via la ristrutturazione del debito con un accordo-benchmark

Pixabay

Si è chiuso un accordo di ristrutturazione del debito che potrebbe fare da benchmark per operazioni finanziarie di dimensioni simili. Focus Investments S.p.A., società costituita da Prelios nel novembre 2015 allo scopo di separare le attività di business immobiliare da quelle relative ai servizi, ha reso noti nei giorni scorsi i termini e la struttura di rimodulazione del debito societario.

Cosa prevede l’accordo di ristrutturazione del debito

L’accordo prevede la ristrutturazione dell’indebitamento finanziario, pari a circa 152 milioni di euro, mediante uno svincolo di cassa iniziale per 69 milioni di euro e il rimborso dell’esposizione residua mediante impiego dei proventi rinvenienti dalla valorizzazione del portafoglio investimenti.

“Un’operazione molto complessa, sia dal punto di vista finanziario sia per quanto concerne la molteplicità degli attori coinvolti. Due tra le principali banche italiane, la principale società di Npl del Paese e molti professionisti di altissimo livello. Oltre alla delicatezza del dossier, lo stesso settore immobiliare presenta grandi fattori di complessità”, spiega Domenico Trombone, presidente di Focus Investments, che ha seguito passo dopo passo le fasi dell’accordo assieme a Elena Capra (Ad). Oltre alla parta finanziaria, la ristrutturazione del debito prevede anche una rivisitazione dell’assetto societario. Verrà infatti rafforzata la struttura patrimoniale attraverso la conversione in capitale di crediti per 34.2 milioni di euro da parte del creditore Borromini SVP, che diviene così il nuovo socio unico di Focus, nonché mediante la conversione in strumenti finanziari partecipativi da parte di AMCO S.p.A. di crediti per 3 milioni di euro e lo stralcio di quota parte dell’indebitamento residuo, per un importo pari a 14.9 milioni di euro, da parte di Monte Paschi di Siena e Banco BPM.

Quando è stato portato a termine l’accordo

L’accordo, portato a termine dentro la cornice dell’articolo 182-bis R. D. 267/1942 e asseverato dal commercialista Riccardo Ranalli, è stato omologato dal Tribunale di Milano nello scorso mese di febbraio. I creditori non aderenti all’accordo saranno integralmente rimborsati nei termini di legge, fanno sapere i vertici societari. «Come detto la molteplicità degli interlocutori ha richiesto una gestione particolarmente complessa delle trattative, anche a livello tecnico. Da segnalare inoltre che il piano di ristrutturazione e la contestuale politica di valorizzazione del portafoglio immobiliare, iniziata nel 2018 e conclusasi lo scorso ottobre, si è scontrata di fatto con i due anni di pandemia. Lo scenario che ci troviamo oggi di fronte nel comparto immobiliare, soprattutto negli ultimi mesi, presenta invece sicuramente profili positivi. Penso al numero crescente di interlocutori importanti che si stanno riaffacciando sul mercato e anche all’aumento dei prezzi al mq.

L’incognita principale è legata invece all’aumento dei costi delle materie prime», osserva Elena Capra, Ad di Focus. L’operazione è stata seguita dall’advisor finanziario Rothschild S.p.A. e dallo studio legale Zoppini & Associati, nonché, per gli aspetti fiscali, dallo studio legale Chiomenti.

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Categories: Finanza e Mercati