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Fincantieri, Calenda su Stx: “L’Italia non arretra”

L’Italia non ha intenzione di abbassare la testa sul caso Fincantieri – Saint Nazaire. Questo il messaggio lanciato dal ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, che non usa mezzi termini:

“Non c’è verso che noi accettiamo il 50%, ovvero meno di quello che avevano i coreani. È una questione di rispetto e dignità, non ci muoviamo di un millimetro e non lo faremo martedì”, sottolineando inoltre che “i coreani, prima, erano proprietari di Stx ben al di sopra del 50 per cento”.

Alle dichiarazioni del ministro delle Finanze, Pier Carlo Padoan, che ieri (28 luglio),  aveva parlato di “sfiducia inaccettabile” seguono le parole del numero uno del Mise che martedì 4 agosto incontrerà, insieme al ministro Padoan, il titolare dell’Economia francese, Bruno LeMaire. Quest’ultimo lo scorso 27 luglio ha annunciato la nazionalizzazione temporanea di Stx, società che controlla i cantieri di Saint Nazaire, di cui Fincantieri ha acquisito il 66,6% ad aprile dopo una gestione coreana.

La decisione di Parigi, de facto, impedisce alla partecipata statale italiana di prendere il controllo di un’azienda che ha già acquisito dopo un lungo periodo di negoziati con l’ex presidente Hollande e ha comportato anche pesanti perdite in Borsa con il titolo che, nel corso della settimana, ha lasciato sul paniere oltre il 5%.

Calenda ha anche risposto alle indiscrezioni circolanti su una possibile nazionalizzazione di Telecom Italia come “ripicca” alla Francia dopo la presa di posizione protezionistica del presidente Emmanuel Macron: “Non si risponde nazionalizzando la Telecom, perché ad una fesseria non si risponde con una fesseria più grossa”, sottolinea il ministro Calenda intervenendo all’iniziativa di «Forza Europa»

La posizione dell’Italia, ha aggiunto il ministro “farà bene alla Francia perché deve capire che nazionalizzare è sbagliato”.

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Categories: Finanza e Mercati