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Fimmg: gli studi medici aperti 7 giorni su 7 per garantire ai pazienti un miglior servizio sanitario

Il segretario nazionale delle Fimmg, Giacomo Mililo annuncia su “La Stampa” una notizia vitale per la riorganizzazione del sistema sanitario del paese. In risposta al ministro della salute, Renato Balduzzi, il sindacato dei medici di famiglia ha dichiarato che verranno aperti sette giorni su sette gli studi medici, attrezzati per eseguire anialisi e accertamenti diagnostici (meno complessi). Evidentemente questa sarà un’impresa impegnativa per i medici italiani ma Mililo è molto ottimistae intende realizzare l’apertura al più presto. C’è solo da augurarsi che alle parole seguano i fatti.

Lo scopo di questo servizio sarà di “ridurre di un buon 50% gli accessi impropri al pronto soccorso e alle liste d’attesa” spiega il segretario. A suo giudizio, è importante che un cittadino italiano possa contattare il suo medico di fiducia il più possibile al posto di una guardia medica che usualmente non ha nemmeno accesso al profilo sanitario di un paziente. Chiaramente, tutto questo richiederà un nuovo sistema lavorativo per i medici che individualmente non possono realizzare l’incarico 7 giorni su 7. Balduzzi ha emanato un decreto che garantisca studi medici aperti 24h, ma per adesso si verificherà l’apertura dalle 8 alle 24 ogni giorno della settimana. La prestazione sarà attrezzata per questo, come per fare accertamenti diagnostici che saranno resi possibili grazie all’organizzazione dell’equipe in grado di compiere ecografie, elettrocardiogrammi, spirometrie e analisi tipo glicemia o colesterolo.

Riguardo agli ambulatori di quartiere, Mililo spiega che “non bisogna fossilizzarsi su un modello” e che con il suo sistema il medico di famiglia sarà più contattabile in confronto al passato. Inoltre, replicando alle dicerie che sottolineano che in questo modo le prescrizioni da parte dei medici diventeranno sovrabbondanti, il segretario ha dichiarato che la Fimmg ha “uno degli indici prescrittivi più bassi d’Europa” e l’appropriatezza delle prescrizioni è del 75% contro il 40% degli ospedalieri. L’intervistatore della Stampa ha sfidato Giacomo Mililo quando ha chiesto chiarimenti dei compensi degli aderenti alla sua organizzazione, che arrivano a 120 mila euro all’anno con sole 15 ore obbligatorie in studio per ogni medico. il segretario della Fimmg ha spiegato che le spese comprendono però anche il pagamento degli studi e i costi per le visite a domicilio, e che molto spesso i medici lavorano più di otto ore al giorno.

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