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Ferrovie dello Stato accelera sull’estero e punta ai porti: il nuovo asse del trasporto integrato

Imagoeconomica

Nel futuro del trasporto italiano c’è sempre più Europa. Ferrovie dello Stato Italiane guarda oltre i confini nazionali e rafforza il proprio ruolo di player strategico nella logistica integrata, con una visione che va dalla rete ferroviaria ai porti, passando per i grandi corridoi europei. A delineare le direttrici di questa strategia è stato l’amministratore delegato di FS, Stefano Antonio Donnarumma, intervenuto all’evento “Economia del Mare: il motore blu della competitività italiana” promosso da Confindustria.

“I porti sono un asset fondamentale – ha spiegato Donnarumma – perché collegano l’Italia al mondo. Il nostro obiettivo è costruire un sistema logistico integrato che unisca la portualità ai principali hub europei”. L’Italia, del resto, gode di una posizione geografica cruciale nel cuore del Mediterraneo, e FS intende capitalizzarla. Con oltre 16 miliardi di euro di ricavi annui, il comparto merci del Gruppo incide per circa un miliardo, ma con una quota internazionale in rapida crescita. Complessivamente, passeggeri e merci movimentati all’estero valgono oggi circa tre miliardi di fatturato.

Germania, Anversa e oltre: l’espansione internazionale

La strategia di Fs passa anche da una crescente proiezione internazionale. Il Gruppo è già presente in Germania, uno dei mercati più avanzati nel settore ferroviario, e ha recentemente acquisito una partecipazione in un terminal ad Anversa, uno degli scali più rilevanti d’Europa. Una mossa che rientra in una logica di rafforzamento dell’infrastruttura logistica lungo i corridoi europei, in grado di valorizzare l’Italia come ponte tra l’Europa continentale e il Mediterraneo.

Un’espansione che è parte di una trasformazione più ampia che mira a integrare il trasporto ferroviario con la logistica su gomma e marittima, in chiave intermodale. L’obiettivo è ridurre i tempi di transito delle merci, migliorare la sostenibilità e attrarre nuovi investimenti lungo tutta la catena logistica.

Decarbonizzazione e intermodalità: il binario verde di Fs

La transizione ecologica è l’altro pilastro della strategia di Fs. Il trasporto merci su ferro è già oggi una leva importante per la sostenibilità: solo nel 2023, ha consentito di evitare l’emissione di circa 1,5 milioni di tonnellate di Co2. “Un treno equivale a togliere 30 camion dalle strade”, ha ricordato Donnarumma, sottolineando l’impatto ambientale positivo del settore.

La sfida ora è quella di favorire sempre più soluzioni intermodali, in cui la ferrovia sia protagonista delle lunghe tratte e il trasporto su gomma – preferibilmente elettrico – copra l’ultimo miglio. Un modello che promette di migliorare l’efficienza, ridurre i costi e contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici europei.

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