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Facebook lo scandalo si allarga: sospese altre 2 società

Pixabay

La tempesta che si è abbattuta su Facebook non accenna a ridurre la sua furia distruttiva. Mentre Mark Zuckerberg si prepara ad affrontare le forche caudine del Congresso Usa – l’audizione si terrà  martedì 10 aprile e mercoledì 11 – nuove nubi si addensano sul cielo di Menlo Park.

Il vaso di pandora scoperchiatosi con lo scandalo Cambridge Analytica, la società britannica che avrebbe utilizzato in maniera impropria i dati di 87milioni di utenti, violandone la privacy, si riempie di nuovi elementi che infliggono un ulteriore colpo alla reputazione del social network più popolare del mondo e a quella del suo fondatore e ceo, Zuckerberg.

Facebook ha sospeso un’altra società per sospetto abuso sui dati degli utenti. Si tratta di CubeYou.com, azienda di San Francisco che “vanta” una sede anche a Milano e un Ad italiano, Federico Treu.

In base a quanto riportato dalla Cnbc, CubeYou avrebbe agito sulla falsariga di Cambridge Analytica, raccogliendo impropriamente dati personali di 10 milioni di utenti in tutto il mondo: ufficialmente i vari quiz proposti dall’azienda erano etichettati  come “ricerca accademica no-profit”, in realtà le informazioni raccolte sarebbero state vendute sul mercato.

Quiz come “Sei quello che ti piace”, oppure “Che tipo di arma di Star Wars sei” servivano, secondo le accuse, per profilare gli utenti e commercializzare i loro dati (senza informarli) a scopo di lucro. La Cnbc sostiene inoltre che CubeYou avrebbe agito in collaborazione con il Dipartimento di psicometria dell’Università di Cambridge, seguendo dunque la stessa modalità utilizzata da Cambridge Analytica. L’ad della società, Federico Treu, ha però dichiarato al giornale Usa che l’azienda avrebbe cooperato con la celebre università britannica solo dal dicembre 2013 al maggio 2015 e che non avrebbe più accesso ai dati di chi ha fatto il quiz dal giugno 2015. Treu ha inoltre spiegato che sul sito di YouAreWhatYouLike.com veniva specificato che i dati raccolti potevano essere usati anche per fini commerciali e dati a terze parti.

Sulla base delle novità emerse, Facebook ha sospeso CubeYou in attesa di effettuare nuove, approfondite, indagini. Il colosso di Menlo Park, attraverso il vicepresidente delle partnership di prodotto Ime Archibong, ha affermato: “si tratta di accuse serie; abbiamo sospeso CubeYou da Facebook mentre indaghiamo”, aggiungendo di voler chiedere chiarimenti anche all’università di Cambridge, che però ha già ridimensionato il proprio ruolo nella vicenda – parlando con la Cnbc – sostenendo di aver solo “sviluppato un sito”.

Da sottolineare che, pochi giorni fa, Facebook aveva sospeso l’account di un’altra società: AggregateIQ, azienda canadese specializzata nella profilazione e legata a Cambridge Analytica.

Nel caso in cui le accuse venissero confermate, la posizione del colosso Usa guidato da Zuckerberg si aggraverebbe ulteriormente dato che, quello che è stato fatto passare con un caso isolato riguardante Cambridge Analytica, si trasformerebbe in “un’abitudine”, dimostrando come i dati personali degli utenti siano stati utilizzati sistematicamente in maniera impropria. Occorre riportare infine che, in base a quanto riportato da un informatore dell’azienda britannica, gli utenti colpiti potrebbero essere ben di più di 87 milioni e che i dati violati potrebbero essere ancora detenuti in Russia e in altri luoghi.

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