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Evasione fiscale negli Usa: Credit Suisse si dichiara colpevole, multa da 2,6 miliardi

Credit Suisse ammette di aver aiutato alcuni suoi clienti americani a evadere le tasse e accetta di pagare una maxi-sanzione da circa 2,6 miliardi di dollari. Per la prima volta in vent’anni il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha imposto a una grande banca di dichiararsi colpevole di un reato, dando un giro di vite alle inchieste sull’alta finanza. 

L’istituto aveva già stanziato a riserve circa 800 milioni per far fronte al caso, ma ha annunciato che nel secondo trimestre contabilizzerà oneri straordinari per 1,8 miliardi di dollari, pur non aspettandosi un impatto materiale sulle attività. 

Nel dettaglio, Credit Suisse verserà 1,8 miliardi al Dipartimento di Giustizia, 715 milioni al Dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York e 100 milioni alla Federal Reserve. 

L’amministratore delegato Brady Dougan e il presidente Urs Rohner dovrebbero rimanere in carica. Il segretario alla Giustizia Usa, Eric Holder, ha sottolineato che la Banca ha “coscientemente e volutamente” aiutato migliaia di clienti statunitensi a nascondere i propri patrimoni e redditi per decenni.

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