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Eurozona, Bce: credito rifiutato a 15% piccole e medie imprese

Peggiora ancora l’accesso al credito per le piccole e medie imprese dell’Eurozona. Nel secondo trimestre la quota di aziende che ha percepito un aggravamento della situazione è salita al 22%, a fronte del 20% dei tre mesi precedenti. E parallelamente è aumentata dal 13 al 15% la percentuale di bocciature per le richieste di finanziamenti. Sono queste le cifre più rilevanti dell’ultima indagine trimestrale condotta dalla Banca centrale europea.

Cresce anche la quota di aziende che individua nell’accesso ai finanziamenti il problema più grave (dal 17 al 18%). Nello stesso periodo si è però attenuata la percentuale d’imprese che ha necessità di finanziamenti esterni (dall’8 al 5%).

Il sistema bancario resta di gran lunga il maggiore canale di approvvigionamento per i finanziamenti alle Pmi (74%), sia tramite prestiti (33%) sia con fidi e linee di credito (41%).

La quota netta di imprese che riferisce di cali del fatturato è salita al 10%, contro il 2% del trimestre precedente. Quanto agli utili, la quota d’imprese con dati in calo è salita al 34%, dal 27% dei tre mesi precedenti.

Il monitoraggio è stato effettuato dalla Bce, con la collaborazione di istituti di ricerche, tra il 3 settembre e l’11 ottobre, coinvolgendo un campione di 7.514 Pmi dell’area euro, che nel 93% dei casi hanno meno di 250 dipendenti. Le imprese italiane intervistate sono state 1.000.

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