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Eurovision 2023 di Liverpool: quanto costa ospitare l’evento e quanto si guadagna? Ecco tutte le cifre

European Broadcasting Unione

È il giorno della finale dell’Eurovision 2023. Stasera, alla Liverpool Arena, 26 artisti, tra cantanti e gruppi, si contenderanno la vittoria della 67esima edizione dello European Song Contest. Tra loro ci sarà Marco Mengoni che, in quanto vincitore di Sanremo 2023 porterà sul palco un riadattamento della canzone “Due Vite” con la quale ha vinto il Festival. Non solo, per l’Italia si esibirà anche Mahmood che sarà ospite della serata finale. 

Ad ospitare l’Eurovision 2023 sarà Liverpool, la città dei Beatles, nonostante la scorsa edizione sia stata vinta dall’Ucraina con la Kalush Orchestra. Organizzare l’evento in un Paese in guerra sarebbe però stato complicato e pericoloso e dunque, grazie ad un accordo stretto proprio con Kiev, il compito spetterà al Paese secondo classificato nel 2022, vale a dire il Regno Unito. 

Eurovision 2023: dove e come vederlo 

Dall’Italia sarà possibile seguire la finale di sabato 13 maggio su Rai1, a partire dalle 20.40. Il commento televisivo in Italia verrà affidato ancora una volta a Gabriele Corsi, quest’anno insieme Mara Maionchi. Sarà inoltre possibile seguire l’Eurovision 2023 su anche Rai Radio 2, in diretta streaming su RaiPlay e sul canale YouTube dell’Eurovision Song Contest (in lingua originale).

Come funziona l’Eurovision 2023

All’evento partecipano in totale 37 Paesi, ma in finale ne arrivano 26. Tra essi ci sono i 5 finalisti di diritto – Italia, Spagna, Francia, Germania e Regno Unito – e la vincitrice della scorsa edizione, cioè l’Ucraina. Ad essi si aggiungono i 20 qualificati delle due semifinali, 10 per serata.

Nel corso delle 2 semifinali ha votato solo il pubblico da casa attraverso il televoto. Nella finale di stasera, invece, al voto del pubblico si sommerà quello delle giurie nazionali. C’è anche una novità rispetto agli anni passati: la possibilità di votare viene data anche ai telespettatori dei Paesi che non partecipano all’evento, che potranno esprimere la loro preferenza attraverso una piattaforma online. I voti del “Resto del Mondo”, così saranno chiamati, saranno in totale 58 e si sommeranno al voto dei Singoli Stati (un pacchetto che è ancora una volta di 58 punti).

Eurovision 2023: quanto costa organizzarlo e ospitarlo? 

Per il Paese che lo organizza, in questo caso il Regno Unito, e per la città che lo ospita, cioè Liverpool, l’Eurovision ha ovviamente un costo. A quanto ammonta? La spesa è ripartita tra varie entità, ma la maggior parte delle risorse – tra gli 8 e i 18 milioni di euro – sarà a carico della Bbc che trasmette e organizza l’evento. Il Comune di Liverpool ha invece messo sul piatto circa 2 milioni di sterline (circa 2,3 milioni di euro) e la stessa cifra è stata stanziata dalla Liverpool City Region Combined Authority. A queste cifre bisogna poi aggiungere il contributo della European Union Broadcasting (EBU), che produce lo European Song Contest, che di solito si aggira intorno ai 4-6 milioni di euro. Anche il Governo britannico farà la sua parte con uno stanziamento di 10 milioni di sterline (circa 11,5 milioni di euro), gran parte dei quali andranno proprio ad assistere finanziariamente la Bbc. Il Dipartimento per la cultura, i media e lo sport (DCMS) ha affermato che il finanziamento del governo “sosterrà la sicurezza, le disposizioni sui visti e altri aspetti operativi del concorso” e che il denaro stanziato servirà a sostenere sia la Bbc che il Comune di Liverpool nel lavorare con artisti ucraini “per garantire uno spettacolo collaborativo che celebri la musica e il modo in cui unisce le persone”. 

Le spese non sono finite qui. Ciascuna delle 37 Nazioni partecipanti paga un “contributo di d’ingresso” di circa 5 milioni di sterline. Le 5 Big Five, tra le quali l’Italia. pagano di più, motivo per cui si qualificano automaticamente per la finale ogni anno.

Eurovision: quanto sono costate le passate edizioni?

Tra contributi vari ed eventuali, l’importo complessivo per ospitare l’Eurovision 2023 dovrebbe aggirarsi intorno ai 25 milioni di euro, poco più dell’anno scorso quando l’Italia, per organizzare l’evento a Torino, spese complessivamente 22 milioni di euro (si tratta di stime). Cifre in linea con quelle delle edizioni precedenti. Nel 2021, per esempio, Rotterdam stanziò 19 milioni di euro (ma bisogna a questa cifra bisogna aggiungere costi per 6,7 milioni derivanti dalla cancellazione causa Covid dell’Eurovision 2020). Nel 2019 Tel Aviv sostenne una spesa di 28,5 milioni, l’anno prima Lisbona ne sborsò 25. Negli ultimi dieci anni a spendere la cifra più alta è stato l’Azerbaigian, che nel 2012 ha messo sul piatto addirittura 51 milioni per il festival, 9 milioni per gli eventi collaterali e addirittura 100 milioni per la costruzione della Baku Crystal Hall. L’edizione più economica? Quella del 2013 in Svezia, costata in totale 15 milioni di euro. Facendo una media tra le varie edizioni, possiamo dire che i costi complessivi viaggiano in media attorno ai 20-25 milioni di euro. 


Eurovision 2023: cosa ci guadagna Liverpool?

L’Eurovision è un evento musicale seguito ogni anno da quasi 200 milioni di persone in tutto il mondo e il suo indotto è considerato elevatissimo.

Il Comune di Liverpool spera infatti di ricevere circa 100mila visitatori. Secondo la Bbc, che riporta le stime del consiglio comunale, la kermesse musicale potrebbe valere per la città circa 25 milioni di sterline per Liverpool quest’anno e altri 250 milioni di sterline nei prossimi 3 anni derivanti dall’esposizione mediatica della città e dal conseguente aumento  del numero di visitatori. In base alle stime di NatWest riportate dall’emittente britannica,  i visitatori stanno spendendo in totale 40 milioni di sterline in città solo durante la settimana dell’Eurovision.

I calcoli sono stati effettuati anche sulla base di quanto accaduto lo scorso anno. Torino ha attirato in una settimana 55.000 turisti, nonostante alcune misure Covid fossero ancora in vigore, che hanno generato 23 milioni di euro (20 milioni di sterline), con l’esposizione mediatica del valore di 66 milioni di euro in più (58 milioni di sterline).
La città spera dunque che i riflettori globali accesi su Liverpool per l’Eurovision, portino ricadute positive per i prossimi 15 anni. D’altronde in quelle zone il cosiddetto “turismo musicale” non è per niente una novità, anzi. Secondo le stime il turismo dei Beatles, nel 2019, valeva circa 100 milioni di sterline.

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