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Esteri Ue, Renzi: “No a Mogherini? Candidiamo D’Alema”. Ma Bruxelles vuole Enrico Letta

Si fa sempre più in salita la strada di Federica Mogherini, titolare della Farnesina, verso la poltrona di Alto Rappresentante per la Politica estera dell’Unione europea. Stando alle ultime indiscrezioni arrivate da Bruxelles, sono 10 o 11 i Paesi contrari al nome proposto dal premier Matteo Renzi. Il fronte del no, prevalentemente orientale (e guidato, si dice, dalla Polonia), sarebbe preoccupato in primo luogo dalla vicinanza del ministro degli Esteri italiano a Mosca e in secondo luogo dalla sua inesperienza.

La partita delle nomine per la nuova squadra di governo dell’Unione si giocherà stasera a Bruxelles in un vertice straordinario dei capi di Stato e di Governo. Sarà presente anche il neoeletto presidente della Commissione, Jean Claude Juncker, che ieri ha detto di non aver ancora avuto alcuna comunicazione ufficiale in merito alla candidatura di Mogherini. 

Intanto, a Palazzo Chigi preparano il piano B. In caso di bocciatura definitiva dell’attuale ministro degli Esteri, Renzi sarebbe pronto a lanciare un altro nome, quello di Massimo D’Alema. Lo scrive oggi il quotidiano La Repubblica, precisando che però anche l’ex premier avrebbe difficoltà a passare, poiché non è apprezzato da varie cancellerie europee e dagli Stati Uniti per le sue posizioni sul Medio Oriente. 

Il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, ha suggerito un modo per uscire dall’impasse, ovvero candidare Enrico Letta alla poltrona di Alto rappresentante o a quella del Consiglio stesso: “Tutti lo accetterebbero all’istante”. Ma dal governo italiano è arrivato un rifiuto senza appello: “Per me ci sono Mogherini o D’Alema”, ha sentenziato Renzi. Nel frattempo, in molti danno già per scontata la nomina a ministro degli esteri Ue della bulgara Kristaliana Georgieva. 

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