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Eni bond retail: boom di richieste e l’offerta raddoppia a 2 miliardi

Ufficio stampa Eni

Fa il tutto esaurito il bond retail dell’Eni e il gruppo, come preannunciato in caso di eccesso di domanda, alza l’offerta a 2 miliardi. A due giorni dall’avvio del collocamento sul mercato retail, le domande per il il collocamento del bond sustainability linked del gruppo guidato da Claudio Descalzi hanno superato l’ammontare massimo del collocamento. “Pertanto, sulla base delle adesioni all’offerta, Eni emetterà fino a massime 2.000.000 obbligazioni, del valore nominale di 1.000 euro ciascuna”, spiega in una nota il cane a sei zampe.

Nel dettaglio il gruppo petrolifero italiano comunica, in una nota, che “le adesioni all’offerta pubblica di sottoscrizione e ammissione a quotazione sul Mercato Telematico delle obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana, delle obbligazioni del prestito denominato ‘Eni obbligazioni sustainability-linked 2023/2028’ hanno superato l’importo di un miliardo di euro”.

Al riguardo, Eni – sentite Intesa Sanpaolo e Unicredit Bank Ag (che agisce anche per il tramite della propria Succursale di Milano), in qualità di responsabili del collocamento –si è avvalsa della facoltà di aumentare il valore nominale complessivo massimo delle obbligazioni a 2 miliardi di euro.

Eni bond retail: come avverrà il riparto?

Dato il grande successo del green bond di Eni, (il primo dopo 12 anni destinato ai piccoli risparmiatori), con ogni probabilità, si procederà al riparto. E, come spiega Milano Finanza, si possono verificare due situazioni in base al numero dei richiedenti:

  • Il numero di richiedenti non supera il numero di lotti minimi disponibili, ossia un milione (visto che il lotto minimo è di 2.000 euro). In questo caso ciascun richiedente ha diritto al lotto minimo e se dopo l’assegnazione ci sono obbligazioni residuali queste vengono assegnate in misura proporzionale al valore delle richieste non soddisfatte. Se dovesse esserci un ulteriore residuo, questo verrebbe spartito attraverso il sorteggio.
  • Oppure il numero dei richiedenti supera il milione di lotti minimi disponibili, in questo caso si ricorrerà direttamente al sorteggio. Significa che non tutti i risparmiatori avranno accesso effettivo al bond.

Per capire cosa succederà adesso bisognerà attendere i numeri definitivi del numero di richiedenti del bond Eni.

È possibile una chiusura anticipata del collocamento? Nel prospetto informativo la società ha garantito “una finestra minima di 5 giorni lavorativi”. Quindi dovrà rimanere aperta almeno fino a venerdì 20 la possibilità di sottoscrivere il bond Eni.

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