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Energia, programmi elettorali: le posizioni dei partiti su nucleare, trivellazioni, rigassificatori e termovalorizzatori

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Tetto europeo al prezzo del gas, spinta sulle rinnovabili per sostituire i combustibili fossili, efficientamento energetico, sostegno economico alle famiglie e alle imprese più in difficoltà con le bollette. Su queste misure i programmi elettorali di tutti i principali partiti italiani sono sostanzialmente d’accordo, come rileva in un recente articolo dell’Osservatorio sui conti pubblici italiani (struttura diretta da Carlo Cottarelli, che alle prossime politiche è candidato con il Pd).

L’analisi pone poi l’accento sulle divergenze in tema di energia, sottolineando che i punti di frizione sono essenzialmente quattro.

Energia: i punti di contrasto fra i programmi elettorali

1) Rigassificatori

Sulla necessità che il paese si doti di nuovi rigassificatori per importare il gas liquefatto via mare, centrodestra e terzo polo sono a favore, la sinistra e i Cinque Stelle contrari, mentre la posizione del Pd è meno netta: sì per ora, ma solo finché non troveremo il modo di sostituire il gas con energie più pulite.

2) Nuove trivellazioni

L’opportunità di autorizzare nuove trivellazioni vede a favore in modo esplicito solo il terzo polo, mentre il centrodestra il tiepido e il Pd non ne parla nel programma. Nettamente contrari M5S, sinistra e Verdi.

3) Energia nucleare

Sulla possibilità di tornare a usare l’energia nucleare, Lega e terzo polo sono favorevoli, Fratelli d’Italia e +Europa non dicono no a priori ma non vogliono una svolta completa in questa direzione, mentre tutti gli altri partiti sono nettamente contrari.

4) Termovalorizzatori

La costruzione di nuovi termovalorizzatori mette d’accordo Pd, terzo polo e centrodestra. Contrari invece Cinque Stelle e Sinistra, che la considerano una tecnologia obsoleta per il trattamento dei rifiuti urbani.

“Programmi vaghi e senza stime dei costi”

In generale, l’Osservatorio rileva che, in tema di energia, “i programmi elettorali dei principali partiti politici italiani sono piuttosto vaghi e solo in rari casi sono corredati da stime di costi degli interventi e di compatibilità con il bilancio pubblico”.

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Categories: Politica