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Enel prima tra le industrie, derby tra Intesa e Unicredit nelle banche: la classifica delle società italiane

Qual è la più grande società italiana? E tra le banche “chi vince”? A questa e ad altre domande risponde il rapporto “Le principali società italiane 2017” pubblicato oggi dall’Ufficio Studi di Mediobanca.

Per quanto riguarda i colossi industriali nostrani, a svettare su tutti in termini di fatturato è Enel. L’azienda energetica guidata da Francesco Starace, primeggia con 69,1 miliardi di ricavi, conquistando la testa della classifica dopo due anni di supremazia Exor.

La società della galassia Agnelli è stata esclusa dalla lista dopo il trasferimento in Olanda.

In seconda posizione troviamo Eni che per ben undici anni (dal 2003 al 2013) ha occupato il primo gradino del podio. Zavorrata dal calo del prezzo del petrolio, il leone a sei zampe ha registrato ricavi per 55,8 miliardi.

Chiude il podio Gse, società pubblica attiva nel settore della compravendita di elettrica con 29,3 miliardi di ricavi.

Ecco la classifica delle prime 10 società italiane in termini di fatturato:

  1. Enel (69,1),
  2. Eni (55,8)
  3. Gse (29,3)
  4. Fca Italy (26,2),
  5. Telecom Italia (18,7),
  6. Leonardo (12),
  7. Edizione (11,7),
  8. Edison (10,2),
  9. Saipem (10)
  10. Luxottica (9,1).

Per quanto riguarda le banche, continua il derby tra Unicredit e Intesa Sanpaolo. Stavolta, a guidare la classifica, basata sul totale attivo, è l’istituto di Jean Pier Mustier, con un totale attivo di 856,3 miliardi.

Al secondo posto, come da previsioni Intesa Sanpaolo con 717,7 miliardi. Terzo gradino del podio, staccata di parecchi miliardi, Cassa Depositi e Prestiti con 357,7 miliardi. Seguono Mps (152,8) e Banco Popolare (115,7 miliardi).

Ma se Unicredit vince sul totale attivo, la banca guidata da Carlo Messina effettua un controsorpasso in termini di utili che, nel 2016, sono stati pari a 3,1 miliardi di euro (5,85 miliardi nel biennio 2015-2016).

Parlando del risultato netto, il podio viene completato da Cdp (2,56 miliardi) e Mediobanca (1,19), mentre le perdite maggiori sono state accusate da UniCredit (-10,1 miliardi), Popolare Vicenza (-3,3 miliardi), Mps (-2,85), Veneto Banca (-2,4) e Banco Popolare (-1,3).

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Categories: Finanza e Mercati