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Enel cerca di illuminare Piazza Affari

FIRSTonline

Viaggia attorno alla parità Piazza Affari in una mattina all’andamento incerto: indice FtseMib -0,02%, a quota 18.900 dopo un avvio in ribasso, condizionato dal tracollo di Tokyo.

Resiste il settore bancario, il più penalizzato nel lunedì nero. Il comparto ha tratto profitto in avvio dai lusinghieri risultati di Ubs (+3,3%) che ha annunciato un utile doppio rispetto alle attese degli analisti. Salgono anche la francese Société Générale (+2%) e la spagnola Bbva (+1,7%). Ma la corrente di acquisti si è presto affievolita. 

A Milano Unicredit sale dello 0,09% dopo la cessione di un pacchetto di non performing loans per 700 milioni. Fa meglio Intesa, +1,49%. Segnali prudenti di ripresa tra le Popolari: Banco Popolare +0,93%, Bpm +0,37%, invariata Bper.

Dopo il tonfo dell’Ism americano di ieri, c’è grande attesa per il dato Usa sugli ordini di fabbrica del mese di dicembre, che gli analisti stimano in calo dell’1,8%. Il dato verrà diffuso oggi pomeriggio alle 16,00.

Nel frattempo i listini maggiori del Vecchio Continente sono cauti: Londra scende dello 0,13%, Parigi -0,05%, Francoforte -0,81%. In terreno positivo Madrid +0,49%. 

In Europa continuano le vendite sui titoli dell’auto (Stoxx del settore -1,6%), delle tlc (-1,2%) e sui tech (-1,1%). La tlc olandese Kpn cede il 5,7% dopo dati sui profitti peggiori delle attese. Intanto Bp perde l’1,2% su risultati deboli nel quarto trimestre.

Secondo fonti anonime citate da Bloomberg, il presidente della Bce Mario Draghi ha dichiarato che potrebbe chiedere d’interrompere l’assorbimento di liquidità connessa al Securities Markets Programme (Smp) se la Bundesbank fosse d’accordo. Interrompere queste operazioni di sterilizzazione significherebbe iniettare liquidità per circa 175 miliardi di euro, cosa che aiuterebbe a sciogliere alcuni nodi del mercato monetario nella zona euro.

Nel listino milanese brilla Enel (+1,2%), in attesa dei risultati preliminari del 2013, che saranno diffusi nel pomeriggio.

Riduce il ribasso Telecom Italia (-0,5%), dopo che si è diffusa la voce secondo cui Telefonica si sarebbe già impegnata con il magnate messicano Carlos Slim per cedere Tim Brasil al gruppo America Movìl a un prezzo di 15 miliardi di dollari. Carlos Slim, dal canto suo, avrebbe già in mente un’ipotesi spezzatino per distribuire i pezzi di Tim Brasil tra i vari operatori. Oggi è in programma un cda di Telco che potrebbe occuparsi della governance di Telecom, tema che verrà poi esaminato dal Cda Telecom.

Ribassi contenuti per i titoli industriali: Fiat -0,42%, StM -0,51%, Finmeccanica -0,79%. Pirelli perde invece l’1,51% Eni arretra dello 0,36%. Quanto al lusso, Luxottica -1%, Ferragamo -0,18% e Tod’s -0,82% (Credit Suisse taglia il prezzo obiettivo da 140 a 125 euro, mantenendo il rating outperform).

Fra le aziende medio-piccole salgono Txt (+2,8%), Poltrona Frau (+1,8%, favorita dall’ipotesi Etihad (grande cliente) in Alitalia) e Marr (+2,2%). Scendono Geox (-2,5%) e Indesit (-2,4%).

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