X

Embraco, Vestager: “No all’uso di fondi Ue per spostare posti di lavoro”

Imagoeconomica

“I fondi Ue dovrebbero servire a creare nuovi posti di lavoro, non a spostare posti di lavoro da un Paese all’altro. Abbiamo un paio di casi che ci sono stati segnalati, naturalmente li seguiamo”. Questo quanto dichiarato dalla commissaria europea alla Concorrenza Margrethe Vestager nel corso della conferenza stampa tenuta dopo l’incontro con il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda sul caso Embraco.

Il gruppo controllato dalla Whirlpool ha deciso di andare avanti con la chiusura dello stabilimento di Riva di Chieri (Torino) per spostare la produzione in Slovacchia.

Vestager ha chiarito che ogni azienda può e deve avere la possibilità di trasferirsi in un altro stato membro. Le delocalizzazioni produttive però “ci riguardano se la cosa coinvolge i denari dei contribuenti. Nel 2014, e ancora l’anno scorso, abbiamo reso più stringenti le regole per impedire che i soldi pubblici vengano utilizzati per spostare posti di lavoro da uno Stato membro ad un altro”. Non solo, le norme sono state inasprite anche per evitare che le imprese si trasferiscano “in funzione dei fondi strutturali”.

Questa eventualità “ci preoccupa molto, abbiamo un certo numero di casi e li seguiamo, per agire dobbiamo verificare se le denunce sono esatte. Senza evidenza e prove non possiamo dare un giudizio: vogliamo assicurare che le regole Ue siano rispettate, nel caso in cui sia coinvolto denaro dei contribuenti dobbiamo essere sicuri che si creino nuovi posti di lavoro”.

Al momento dunque la commissaria prende tempo per analizzare la situazione e rispondere alle richieste del numero uno del Mise Carlo Calenda: lo scopo è quello di accertare se ci siano stati o meno aiuti di Stato.

Sulla questione è intervenuto anche il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan, che parlando ad Omnibus, su La7, ha affermato:”Ho molta fiducia nella competenza e obiettività della Vestager. Se ci sono aiuti di Stato, come è possibile, mi aspetto che la commissione prenda severi provvedimenti” perché gli aiuti di Stato “sono una grave violazione del mercato interno”.

Parallelamente vanno avanti i lavori per cercare di salvare i posti di lavoro dell’Azienda. Invitalia, l’agenzia del ministero dello Sviluppo che si occupa di attrazione degli investimenti, “in queste ore” a Roma, sta incontrando un’azienda straniera che potrebbe essere interessata alla Embraco. Lo ha dichiarato Carlo Calenda, a margine di un appuntamento a Varese. “Sta andando avanti lo scouting – ha spiegato – incontrerò i sindacati la prossima settimana e darò loro gli aggiornamenti”.

Si muovono anche i sindacati: entro il 15 marzo si terrà lo sciopero generale dei metalmeccanici torinesi a sostegno della vertenza Embraco. Lo hanno annunciato oggi i responsabili di Uilm, Fiom e Fim, che domani incontreranno i rappresentanti dell’azienda all’Unione Industriale di Torino. “Ci aspettiamo che ci facciano proposte, ce lo hanno anticipato al ministero, ma se pensano al part time abbiamo già detto di no, è una proposta provocatoria, ci alzeremo e andremo via. Non faremo mai un accordo che preveda i licenziamenti alla fine del percorso”, ha dichiarato Dario Basso, segretario generale della Uilm torinese.

Related Post
Categories: Lavoro