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Ellen Gallagher e Edgar Cleijne, opere di mondi ipnotici a Bruxelles

Ellen Gallagher è uno degli artisti più notevoli che lavorano oggi. Nel suo lavoro colma il divario tra iconografie organiche basate su forme microbiologiche dall’oceanografia e icone e simboli razzializzati.

Reinterpreta sia le immagini di tutti i giorni che gli idoli neri della cultura pop mentre si diverte con la storia e la cultura americana. Con il suo vocabolario poetico e giocoso, esplora storie e tragedie nordamericane che sono anche di grande attualità negli attuali dibattiti europei sulla decolonizzazione, sottolineando una coscienza ecologica dell’esistenza umana. Gallagher sviluppa iconografie surreali che ritraggono i mondi mitici dell’Afrofuturismo con l’eredità dell’artista Sun Ra, delle forme di vita sottomarine e dell’Atlantico Nero e del Passaggio Medio, la via schiava attraverso l’Oceano Atlantico.

Ellen Gallagher, detail of DeLuxe, 2004-2005

La collaborazione di Gallagher con Edgar Cleijne, fotografo e cineasta olandese, li collega in una riflessione sulla trasformazione di paesaggi e mondi. Insieme hanno creato due installazioni cinematografiche: l’Osedax, basato sulla “caduta delle balene” – il termine scientifico per le balene morte che sono cadute sul fondo dell’oceano e sono state consumate dagli spazzini -, e il più recente Highway Gothic, una meditazione sull’ecologico e culturale implicazioni dell’autostrada Interstate 10 che attraversa il delta del Mississippi e New Orleans. Entrambi evocano mondi ipnotici e incantevoli popolati da microrganismi e forme di vita sottomarine e le storie mitiche della diaspora africana.

Curatore: Dirk Snauwaert

Immagine di copertina: Edgar Cleijne & Ellen Gallagher, detail of Highway Gothic, 2017. 16 mm film still. WIELS, 2019

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Categories: Arte