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Effetto G20, le Borse frenano. Asta Btp, rendimenti ai minimi

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Borse stamane in rialzo sull’onda della scommessa sull’esito positivo dell’imminente vertice Usa-Cina, durante il quale si prevede che le due super potenze possano calmare la disputa commerciale, mettendo in attesa ulteriori dazi. Ma in tarda mattinata i listini rallentano: Piazza Affari +0,08% circa, Francoforte -0,02%. Tra le blue chip, brilla Bayer (+7%). I Fondi Elliott hanno comprato una partecipazione di 1,1 miliardi di euro perché ritengono il titolo sottovalutato. Più deboli Parigi e Londra (-0,3%). Madrid (-0,1%).

Continua il rally dei titoli di Stato. Le aste dei Btp a 5 e a 10 anni hanno evidenziato un importante calo dei rendimenti. I titoli a 5 anni (2,25 miliardi) sono stati aggiudicati ad un rendimento lordo dell’1,34%, ai minimi dall’aprile 2018, in decisa diminuzione rispetto all’1,81% del precedente collocamento. I rendimenti del decennale sono letteralmente crollati al 2,09%, oltre mezzo punto percentuale sotto lo yield della precedente emissione. Era da oltre un anno che non si vedevano rendimenti di aggiudicazione così bassi. Per quanto riguarda invece i CCTeucon scadenza fissata al 15 gennaio 2025 l’asta odierna ha visto collocare 1 miliardo di euro di titoli ad un rendimento lordo all’1,60%, in calo di 36 punti base rispetto all’asta del 30 maggio scorso. Spread stabile attorno a 244 punti base.

L’Italia si impegnerà con l’Europa a mantenere l’indebitamento netto del 2019 vicino al 2% del Pil ma è improbabile che formalizzi un nuovo obiettivo programmatico per il 2020, secondo quanto riferisce una fonte governativa. La Commissione Europea deve decidere martedì 2 luglio se raccomandare la procedura d’infrazione contro l’Italia per alto debito. Il premier Giuseppe Conte punta a fare passi avanti nella trattativa durante il G20, a margine del summit, vedrà il presidente della Commissione europea Jean Claude Juncker, riferiscono sempre fonti governative. 

Il dollaro consolida i guadagni di ieri contro euro, cross 1,135, in seguito alle aspettative di un approccio più prudente da parte della Fed nel taglio dei tassi. 

L’oro è stabile sui prezzi di chiusura di ieri a 1.405 dollari l’oncia dopo aver toccato il prezzo più elevato dal 2013 a 1.442,90 dollari.

Il petrolio corregge dopo il +2% di ieri. Il tipo WTI passa a 59,0 dollari, Brent 66,0 dollari. Le scorte settimanali di greggio USA sono crollate di 12,788 milioni di barili. Si tratta del calo settimanale più forte dal settembre 2016. Saipem avanza dell’1,3%, Eni -0,37%, Tenaris -1,13%.

Secondo l’Ansa, che cita fonti qualificate dell’Unione europea, l’Italia potrà evitare la procedura di infrazione se dimostrerà di rispettare le regole in futuro. Il Paese guadagna tempo per l’approvazione dell’assestamento di bilancio, slittato alla prossima settimana dopo il G20 di Osaka al quale partecipano Tria e Conte. A giugno l’Istat ha stimato una flessione dell’indice del clima di fiducia dei consumatori da 111,6 a 109,6, ai minimi da due anni.

Acquisti sulle banche. Secondo indiscrezioni, la Bce starebbe studiando alcune modifiche al nuovo piano di QE per superare i limiti sugli acquisti di bond per singolo Paese. Ciò dovrebbe portare ad una riduzione degli spread, avvantaggiando l’Italia. Vola Ubi (+5%). Unicredit +2,5%, Intesa +1%.

In terreno positivo Stm (+2%) in linea con la ripresa del settore dei chip. Prysmian +1,9%.

Brembo +1,6%: in un’intervista a Il Sole24Ore, l’executive deputy chairman, Matteo Tiraboschi ha dichiarato l’intenzione di Brembo di fare acquisizioni. Le caratteristiche ricercate nell’azienda da comprare sono: dimensione simile a Brembo (2,6 miliardi di euro di ricavi, margine EBIT al 13%), solidità finanziaria, con focus tecnologico su elettronica e software, meglio se società Europea o Americana.

Fca +0,3%. Emmanuel Macron a Tokyo ha raffreddato le speranze di un accordo tra Renault e Nissan: “Non intendiamo ridurre la quota della Stato in Renault né quella della società in Nissan” ha detto, smentendo il ministro dell’Industria Le Maire e il pdg Sénard.

Atlantia +0,8%, dopo il -4% di ieri. La Lega si oppone alla richiesta del Movimento 5 Stelle di revocare la concessione autostradale.

In assestamento le utilities: Enel -0,1%, Terna -0,7%.

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