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Edison diventa francese: A2A all’unanimità dice sì al nuovo patto parasociale con EdF

Il nuovo patto parasociale tra Edf, A2A e Delmi conterrà diritti di governance per Delmi a protezione del proprio investimento, con particolare riguardo alle parti correlate. Trova conferma la notizia che il prossimo presidente della società di Foro Buonaparte sarà italiano. Al contrario, non risultano diritti di veto sulla gestione.

Ecco alcune novità che emergono dall’accordo approvato ieri sera, all’unanimità,  dal consiglio di gestione di A2A che ha così dato mandato al direttore generale di chiudere la trattativa con Edf entro la fine di novembre.

L’accordo definitivo per la parte industriale prevede: 
a) la scissione di Edipower in seguito alla quale A2A riceverà gli impianti idroelettrici di Mese ed Udine.
b) Edf acquisirà da A2A la centrale di Gissi, gli impianti termoelettrici e la centrale ad acqua fluente di Tusciano.

Inoltre è prevista:
a) Opzione call a tre anni a favore di Delmi sugli impianti eolici di Edison, pagabile in azioni Edison.
b) Opzione call a favore di Delmi su quote di minoranza in impianti idroelettrici a Trento e Bolzano.
c) Disponibilità di A2A a negoziare contratti di approvigionamento di gas con Edison al fine di “creare sinergie industriali”.
d) Opzione a vantaggio di Edison sull’impianto di Scandale.

Dal punto di vista finanziario l’intesa prevede:

– La scissione di Transalpina di Energia (scatola in cui era contenuta la maggioranza di Edison) in due: alla fine Edf avrà il 50%, Delmi il 31%.

L’opzione put su tutte le azioni possedute da Delmi in Edison. Per il 75% del pacchetto il diritto a vendere a 3-5 anni sarà calcolato sul fair value di Edison: per la quota restante del 25%, il prezzo sarà calcolato sull’ebitda di Edison e un multiplo derivante da un campione di società italiane comparabili.

– Il nuovo patto parasociale conterrà principi di governance a tutela di Delmi (specie in materia di contratti tra parti correlate). Il nuovo presidente sarà italiano.

Edison entra così nell’orbita di Edf. Delmi, controllata da A2A ed Iren, si concentra sulle energie rinnovabili. E, soprattutto, i soci della holding italiana, grazie ai requisiti della put, potranno evitare di evidenziare nei rispettivi bilanci la minusvalenza rispetto ai valori di carico delle azioni Edison.

Inoltre, per alcuni anni, Delmi continuerà ad avere una presenza in Edison “beneficiando – recita il comunicato – della migliorata base industriale e delle prospettive della società”. La nuova Edison targata Edf, infatti, “vedrà significativamente  incrementata la propria capacità di generazione di energia elettrica da impianti a gas a ciclo combinato”.

Peccato che i profitti prenderanno la via di Parigi.

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