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Draghi non delude i mercati: Bce adotta il piano bazooka della liquidità. Milano stamani è positiva

Salgono i mercati europei: Parigi +1%, Madrid +1,1%, a Francoforte l’indice Dax ha guadagnato lo 0,2% a 9.947 punti, dopo avere superato per la prima volta nella sua storia quota 10.000. La soddisfazione per le misure espansive della Bce è stata temperata dal taglio delle stime di crescita del Vecchio Continente: nel 2014 solo 1%. 

La reazione più forte è della Borsa di Milano, con l’indice FtseMib che in chiusura segna un progresso dell’1,5%. Nel primo pomeriggio, quando ancora il presidente della Bce Mario Draghi stava parlando nella conferenza stampa, l’indice saliva del 2,2%. Anche l’euro, dopo un brusco calo nei confronti del dollaro a 1,353, l’euro è risalito a 1,361, sui livelli della chiusura del giorno prima. Si confermano i guadagni dei titoli di Stato. Il rendimento del Btp a 10 anni è sceso al 2,92% (dal 3,00% di ieri), lo spread con il Bund si riduce a 152 punti (-6 punti). 

SUPER MARIO NON DELUDE MAI

Mario Draghi ha rotto il tabù: la banca centrale europea adotta il bazooka della liquidità, come suggerito da tempo da Ben Bernanke e da Barack Obama. Dopo tanti annunci, la Bce ha rotto gli indugi e ha messo in campo l’artiglieria pesante. Il tasso di riferimento dell’euro è stato abbassato allo 0,15% da 0,25% (contro attese a 0,10%) Intanto il tasso a cui le banche depositano il denaro presso la Bce diventa per la prima volta negativo, da zero percento a -0,1%.

L’istituto di Francoforte ha annunciato altre operazioni Ltro di finanziamento agevolato alle banche senza limiti di volumi (“a rubinetto”) purché indirizzato al finanziamento dell’economia reale, La Bce non procederà più a sterilizzare gli acquisti di titoli di Stato dei Paesi membri (Smp), come avviene dal 2012, e si appresta a varare piani per l’acquisto di Abs che saranno, grande novità, regolati con nuova moneta. Un pacchetto robusto ma, ha sottolineato il banchiere, con queste misure la Bce non ha sparato tutte le cartucce a sua disposizione: “Non abbiamo finito di agire”.

BANCHE E ASSICURAZIONI

Protagoniste del rialzo sono state le banche: Unicredit ha chiuso in rialzo del 2,8%, Intesa +2,3%, Banco Popolare +2%, Mediobanca +4%. Resta al palo Monte dei Paschi , in leggero rialzo dello 0,16% in attesa dell’annuncio sulle condizioni dell’aumento di capitale che partirà lunedì. Bene anche le assicurazioni: Generali +1,1%, UnipolSai +0,9%. Nel risparmio gestito Azimut guadagna il 3,7%, Banca Generali +2,7%.

MEDIASET

Mediaset è salita del 2,7%. La società avrebbe ricevuto da Telefonica un’offerta da 350 milioni di euro per il 22% di Digital+, piattaforma spagnola di tv digitale. Intanto, si profila una gara a quattro per i diritti della Serie A, con una competizione durissima tra il gruppo di Cologno MOnzese e la corazzata Murdoch, che accanto a Sky Italia ha schierato anche Fox Sport 

Chiusura negativa per i titoli del lusso dopo il profit warning dell’inglese Asos -27%: Yoox è caduta del 6%, Ferragamo -2%.

Sul listino milanese quasi tutte le blue chip sono in netto rialzo. Enel guadagna l’1,7%, Eni +1,5%, Telecom Italia +1,1%, Atlantia +1,8%. Fra gli industriali, Finmeccanica sale dell’1,1%, Fiat +1,8%,Pirelli +0,7%, StM +0,2%.

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