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Draghi: “Il 31 marzo finirà lo stato d’emergenza. L’obiettivo è riaprire tutto”

Imagoeconomica

A due anni dall’esplosione della pandemia, il 31 marzo si concluderà ufficialmente lo Stato d’emergenza. Dalla stessa data diremo gradualmente addio al green pass rafforzato e all’obbligo di indossare le mascherine all’aperto. Lo ha annunciato il Premier Draghi nel corso della visita al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. “Il nostro obiettivo è riaprire tutto, al più presto” ha detto il presidente del Consiglio. 

Stato d’emergenza, green pass e mascherine

La notizia era nell’aria da giorni, ma da Firenze arriva finalmente la conferma del Premier. Lo stato d’emergenza, che ha consentito al Governo di agire tramite Dpcm e decreti e al generale Figliuolo di impostare la campagna vaccinale, non sarà prorogato ulteriormente.

“Il Governo è consapevole del fatto che la solidità della ripresa dipende prima di tutto dalla capacità di superare le emergenze del momento”, ha premesso Draghi, spiegando che “La situazione epidemiologica è in forte miglioramento, grazie al successo della campagna vaccinale”. In virtù dei miglioramenti riscontrati sarà dunque possibile “rimuovere le restrizioni residue alla vita di cittadini e imprese”. 

“Voglio annunciare che è intenzione del governo non prorogare lo stato d’emergenza oltre il 31 marzo. Da allora non sarà più in vigore il sistema delle zone colorate. Le scuole resteranno sempre aperte per tutti: saranno infatti eliminate le quarantene da contatto. Cesserà ovunque l’obbligo delle mascherine all’aperto, e quello delle mascherine FFP2 in classe. Metteremo gradualmente fine all’obbligo di utilizzo del certificato verde rafforzato, a partire dalle attività all’aperto, tra cui fiere, sport, feste e spettacoli. Continueremo a monitorare con attenzione la situazione pandemica, pronti a intervenire in caso di recrudescenze”. 

Draghi sull’Ucraina: “I soprusi non saranno tollerati”

Pochi minuti prima, intervenendo all’inaugurazione del convegno della Cei ”Mediterraneo frontiera di pace”, il Presidente del Consiglio ha parlato anche della crisi ucraina. “Gli eventi in Ucraina ci portano a ribadire che le prevaricazioni e i soprusi non devono essere tollerati”, ha detto Draghi.

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