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Decreto liquidità: 400 miliardi alle aziende, ecco come

Imagoeconomica

“Una potenza di fuoco” che in Italia “non si è mai vista” fino ad oggi. Così il premier Giuseppe Conte presenta il decreto liquidità, che contiene una serie di misure per aiutare le imprese italiane a superare la crisi innescata dal coronavirus. Il provvedimento – approvato lunedì dal governo al termine di un lungo (e tribolato) Consiglio dei ministri – vale in tutto la cifra monstre di 400 miliardi di euro, equamente divisi: 200 per le aziende che operano sul mercato interno e altrettanti per quelle che esportano.

DECRETO LIQUIDITÀ: COME FUNZIONA

Lo Stato, ovviamente, non eroga questi soldi direttamente alle aziende, ma li immette nel sistema a garanzia di prestiti bancari con scadenze fino a 6 anni. L’operazione avviene attraverso il Fondo centrale di garanzia per le Pmi (che viene potenziato) e Sace (società controllata da Cassa Depositi e Prestiti). In sostanza, se l’impresa non paga, i soldi li mette lo Stato, per cui gli istituti non hanno più alcun motivo per non erogare il credito.

In questo modo i fondi arriveranno “velocemente – ha spiegato Conte in conferenza stampa – Potenzieremo il fondo centrale di garanzia per le Pmi e aggiungiamo il finanziamento dello Stato attraverso Sace, che è e resta nel perimetro di Cassa depositi e prestiti, per le piccole, medie e grandi aziende”.

GARANZIE PUBBLICHE SUI PRESTITI: PERCENTUALI E IMPORTI

Lo schema delle garanzie è il seguente:

  • 90% per le grandi imprese;
  • 100% per le piccole imprese e gli autonomi che chiedono fino a 25mila euro (solo in questo caso non è necessaria la valutazione del merito di credito);
  • 100% (90% dello Stato più 10% di Confidi) per i prestiti fino a 800mila euro;
  • 90% fino a 5 milioni.

FINO A 25MILA EURO IL PRESTITO È AUTOMATICO

Il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, ha precisato che per avere la garanzia pubblica al 100% su un prestito fino a 25mila euro “basterà dimostrare di avere una partita Iva e l’ultima dichiarazione dei redditi presentata o il pagamento delle imposte: in questo modo la banca potrà erogare il prestito subito, perché la garanzia è automatica. La procedura della valutazione della banca non c’è, perché la garanzia dallo Stato è piena”.

DUE CONDIZIONI DA RISPETTARE

In ogni caso, per ottenere le garanzie gli imprenditori dovranno rispettare due condizioni:

  1. non licenziare;
  2. non trasferire la produzione all’estero.

LE ALTRE MISURE

Il decreto liquidità contiene anche altre misure: dall’accelerazione dei pagamenti della Pa alla sospensione dei termini per chi è in debito con il Fisco, passando per l’estensione del “golden power”, il potere speciale che il governo esercita per difendere le aziende strategiche dai tentativi di scalata in arrivo dall’estero. “Potremo controllare operazioni societarie e scalate ostili non solo nei settori tradizionali – ha detto ancora Conte – ma anche nel settore assicurativo, creditizio, finanziario, dell’acqua, della salute e della sicurezza. È uno strumento che ci consentirà di intervenire nel caso ci siano acquisizioni di partecipazioni appena superiori al 10% all’interno dell’Ue”.

Sempre lunedì, il governo ha dato il via libera anche al decreto scuola.

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