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Decreto bollette, ecco cosa prevede: azzeramento oneri di sistema, Iva sul gas, bonus aziende e non solo

Imagoeconomica

Il decreto bollette è legge. Giovedì l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva il provvedimento – su cui il governo aveva posto la questione di fiducia – con 207 voti favorevoli e 38 contrari. Il via libera è arrivato a pochi giorni dalla scadenza del Dl, prevista per il 30 aprile.

Decreto bollette: cosa prevede

Il decreto bollette contiene “misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali”.

Oneri di sistema su luce e gas e Iva sul gas nel decreto bollette

Tra le varie misure, le più importanti sono due:

  • l’azzeramento degli oneri di sistema su luce e gas per il secondo trimestre 2022;
  • e la conferma il taglio dell’Iva sul gas.

Un nuovo compito per l’Arera

Inoltre, il decreto bollette affida ad Arera il compito di rendicontare l’utilizzo delle risorse destinate da Palazzo Chigi al taglio degli oneri generali delle bollette di luce e gas. Analisi che dovrà essere inviata ai ministeri della Transizione ecologica e dell’Economia e alle Commissioni parlamentari entro il 16 maggio.

La nuova disciplina prevede rendicontazioni periodiche, distinguendo i comparti elettricità e gas, sulla base dell’emanazione di ulteriori provvedimenti di contenimento dei costi.

La lotta alla povertà energetica

Il ministero della Transizione ecologica viene poi chiamato a elaborare una strategia contro la povertà energetica da sottoporre a consultazione pubblica.

Il Gse e le rinnovabili nel decreto bollette

Il Gestore dei servizi energetici (Gse) potrà acquistare energia da fonti rinnovabili, attraverso contratti di almeno tre anni, per distribuirla a un prezzo fissato per decreto ministeriale in via prioritaria a grandi aziende, Pmi e clienti nelle isole maggiori.

Il bonus alle imprese che consumano di più

E ancora: il decreto bollette riconosce alle imprese a forte consumo di energia elettrica un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata e utilizzata nel secondo trimestre 2022. Il bonus è riconosciuto anche in relazione alla spesa per l’energia elettrica prodotta e auto-consumata dalle imprese energivore nel secondo trimestre 2022. Una misura analoga riguarda anche le imprese a forte consumo di gas naturale, cui va un contributo straordinario sotto forma di credito di imposta pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas, consumato nel primo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici.

Semplificazioni per gli impianti fotovoltaici

Il decreto lancia inoltre un primo, sostanzioso, pacchetto di semplificazioni per l’installazione di impianti fotovoltaici. Le procedure autorizzative più snelle, o limitazioni di vincoli, riguardano, tra gli altri, il potenziamento degli impianti già installati, le superfici agricole e le aree urbane storiche.

La correzione alla cessione dei crediti per i bonus edilizi

Infine, nel decreto bollette è stata inserita anche una correzione al meccanismo della cessione dei crediti legati ai bonus edilizi. Un emendamento approvato alla Camera alza da tre a quattro il numero delle cessioni. In particolare, banche e intermediari, laddove abbiano esaurito le possibili cessioni, potranno effettuarne una ulteriore in favore di altri soggetti.

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