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Danone: dopo il crollo del 2013, prevista ripresa nel nuovo anno

Il conto Danone va avanti stabilizzando il suo margine dopo le problematiche nel 2013 causate dalle difficoltà in Cina, dall’aumento dei prezzi del latte, dal carico fiscale e dagli effetti del cambio.

Il gruppo ridurrà ulteriormente i costi in Europa e riconfermerà la sua posizione nella nutrizione infantile in Cina, dopo la richesta di alimenti per lattanti della scorsa estate. L’intenzione, ha dichiarato il gruppo, è quella di tornare ad avere una crescita  “forte, sostenibile e redditizia” dalla seconda metà del 2014, mirando a crescere le sue vendite tra il 4,5% e il 5,5%, dopo il 4,8% raggiunto lo scorso anno a 21.298.000 euro.

Il leader mondiale nei prodotti lattiero-caseari freschi intende inoltre stabilire il suo margine operativo (più o meno 20 punti base) dopo averlo visto cadere nel 2013. Il caso, ha precisato Danone, ha comportato sull’esercizio del 2013 una perdita di ricavi e di margine pari a 379 milioni e 306 milioni, rispettivamente, ed è costato 26 punti base del margine operativo.

Nel tentativo di rassicurare le sue prospettive in Cina, il gruppo ha detto in una conferenza con gli analisti che la sua quota sul mercato cinese della nutrizione infantile, dopo il falso allarme, è rimontato attualmente al 14% contro il 12% di ottobre.

Gli analisti della Société générale hanno ridotto il loro target di prezzo a 65-53 auro sul titolo Danone e in una nota, hanno sottolineato che l’attività in Cina è ancora del 70% inferiore al suo livello nel luglio 2013.

In Borsa l’azione Danone è comunque in rialzo, con un guadagno del 2,98% a 51,90 euro intorno alle 17.

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