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Covid-19 rivoluziona anche Montecitorio

Imagoeconomica

E il coronavirus costringe Montecitorio a rivedere gli spazi a disposizione sia dei deputati che dei giornalisti. I primi si “allargano” fino al Transatlantico, “occupato” con postazioni per poter seguire i lavori d’aula, votare e nello stesso tempo mantenere le giuste distanze; i secondi vengono “sfrattati” da quel salone.

Spiega il presidente della Camera, Roberto Fico, in una lettera inviata ai giornalisti della Stampa parlamentare “l’emergenza che stiamo vivendo ha imposto l’adozione di misure straordinarie per minimizzare la diffusione del contagio, tutelare la salute di chi accede quotidianamente alla Camera e garantire il distanziamento interpersonale così come prescritto dalle autorità sanitarie. Provvedimenti che hanno nel contempo permesso di garantire la continuità delle funzioni di questo organo costituzionale”.

Tra queste misure si inseriscono dunque la riorganizzazione dell’Aula, l’allestimento delle tribune e una rimodulazione complessiva del primo piano di Montecitorio, considerata la necessità di predisporre ulteriori postazioni di voto per i deputati nel Transatlantico.

“So quanto il “Corridoio dei passi perduti” sia uno spazio nevralgico della vita di Montecitorio – ha aggiunto Fico -, specialmente per quanto riguarda il rapporto con la stampa, e riconosco il lavoro prezioso dei giornalisti. Purtroppo viviamo una condizione eccezionale, che sta comportando la necessità di introdurre cambiamenti nel quotidiano impensabili fino a poco tempo fa. Cambiamenti temporanei che, ovviamente. non implicheranno mai alcuna limitazione del lavoro dei giornalisti”.

La trasformazione temporanea del Transatlantico in una vera e propria estensione dell’Aula – allestita con tavoli e postazioni di voto – significa che esso non sarà un luogo di interazione ma di votazione. I luoghi ibridi in cui sarà invece possibile la piena interazione dei giornalisti con parlamentari ed esponenti del governo, saranno quelli perimetrali, dunque il cortile e i corridoi laterali.

“È mio dovere – conclude il presidente della Camera – di garantirvi condizioni ottimali di lavoro all’interno di Palazzo Montecitorio. Com’è mio dovere garantire ai 630 deputati di poter svolgere in sicurezza e nel rispetto dei principi costituzionali il proprio mandato parlamentare. La soluzione del Transatlantico è risultata quella più idonea al termine di un’accurata istruttoria del Collegio dei Questori, ed è stata condivisa prima in Conferenza dei Presidenti di gruppo e quindi in Giunta per il Regolamento, sempre con un orientamento unanime”.

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Categories: Politica