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Costa Crociere, il Giglio non spaventa: le prenotazioni aumentano nel 2012

Duemilaundici positivo per Costa Crociere ma soprattutto, sorprendentemente, nessun calo di prenotazioni per il 2012. Nonostante la tragedia del Giglio del 13 gennaio scorso (e l’incidente al largo delle Maldive di un mese fa), infatti, la compagnia di navi da crociera ha comunicato che per l’anno in corso le prenotazioni sono date in aumento.

”Anche il 2012 sarà un anno difficile – riferisce Costa – sia per il perdurare della crisi economica nei principali Paesi europei che a causa dell’impatto del recente incidente. Il volume delle prenotazioni però non ne ha finora risentito, anzi: le crociere di Pasqua del 2012 stanno registrando trend di prenotazioni superiori a quelli per le crociere di Pasqua del 2011“.

C’è da dire, però, che in seguito all’incidente del Giglio e al pesantissimo danno d’immagine conseguito, Costa Crociere ha rivisto i prezzi di alcuni pacchetti, proponendo anche alcune offerte in promozione.

In ogni caso, il bilancio dell’anno passato è stato positivo. L’assemblea dei soci, riunitasi oggi a Genova, ha approvato l’esercizio che vede un fatturato consolidato pari a 3,150 miliardi di euro (+9,6% rispetto all’anno precedente), mentre i passeggeri hanno toccato i 2,3 milioni (contro i 2,15 milioni del 2010, +7,2%).

”L’incremento del giro d’affari – sottolinea ancora una nota del gruppo – consolida la posizione di Costa Crociere quale società turistica più rilevante nel nostro Paese e leader europeo nel segmento delle crociere”. ”I risultati del 2011 confermano che Costa Crociere è un’azienda con fondamentali economici solidi – ha commentato il presidente e amministratore delegato Pier Luigi Foschi -. Lo dimostra anche la nostra capacità di sostenere, attraverso un consistente cash-flow, gli investimenti per la realizzazione di nuove navi, come Costa Fascinosa che entrerà in servizio a fine aprile 2012, e di Aidamar ai primi di maggio. Bisogna tener presente che questi risultati sono stati raggiunti in un contesto socio-economico molto difficile, caratterizzato dalla recessione economica e ulteriormente aggravato dalla crisi araba, che ci ha costretto a cambiare circa un quarto dei nostri itinerari”.

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Categories: Finanza e Mercati