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Cina, medicina digitale rivoluziona sanità

FIRSTonline

Un cinquantenne cinese, Liu Chunming, ha quasi rischiato di morire in un incidente d’auto a Taihe, uno sperduto angolo della provincia dello Jiangxi. Le ferite riportate erano gravi e il paziente necessitava dell’intervento di un’équipe medica altamente specializzata, quale non era possibile trovare nel piccolo ospedale nel quale era stato portato. Eppure, grazie a un collegamento da remoto, gli specialisti si sono virtualmente riuniti intorno al suo capezzale e hanno guidato l’operazione dalla città di Hangzhou, a mille chilometri di distanza. “Non so davvero cosa sarebbe successo senza gli specialisti di Hangzhou.” ha detto Liu in un’intervista “Sono stati loro a fare la diagnosi e a dare l’assistenza tecnica necessaria durante l’intervento”. Il caso di Liu è uno dei tanti che – in numero sempre crescente – sta rendendo l’assistenza sanitaria da remoto una realtà emergente nella gestione della sanità del Paese più popoloso del mondo. Grazie alla sanità digitale, la Cina sta colmando il divario che separa i servizi sanitari d’avanguardia delle grandi città e l’offerta sanitaria molto più ordinaria, quando non carente, delle zone rurali.

“La tecnologia da remoto si adatta perfettamente alla situazione cinese” dice Yan Jianhua, che supervisiona il programma di assistenza sanitaria digitale cui appartiene l’unità ospedaliera di Hangzhou che ha operato Liu. “Abbiamo un Paese immenso,” aggiunge “con un notevole gap di servizi fra città e campagne, e le risorse non sono spartite in modo equo”. La camera operatoria di Hangzhou, dove i medici lavorano da remoto collegati  con altri 160 ospedali sparsi per tutta la Cina, è equipaggiata con strumentazioni delle migliori marche a disposizione sul mercato internazionale, come Sony, Dell e Cisco Systems. La diffusione ad altri ospedali metropolitani delle unità di medicina digitale con collegamenti da remoto costituisce un’opportunità di business per tante aziende informatiche e delle telecomunicazioni. Il settore della sanità cresce infatti in Cina al ritmo del 40% all’anno e dotare delle apparecchiature adeguate gli ospedali cinesi sarebbe un affare da molti miliardi di dollari.

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