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Champions, Inter sorride: a Lisbona 2-0. E stasera Milan-Napoli si giocano la semifinale

Sito UEFA

Un piede in semifinale. L’Inter espugna Lisbona con un meritatissimo 2-0 e indirizza la qualificazione: mercoledì prossimo, in un San Siro che si preannuncia vestito a festa, potrebbe addirittura perdere con un gol di scarto e il “succo” non cambierebbe. Non è ancora finita, ma il grosso è stato fatto, tanto che i nerazzurri potranno sedersi in poltrona e gustarsi il derby italiano tra Milan e Napoli di questa sera, consapevoli che, se non succederanno clamorosi tonfi mercoledì prossimo, da lì uscirà l’avversaria della semifinale.

Benfica – Inter 0-2, Barella e Lukaku espugnano il Da Luz

Vittoria meritata, dicevamo, perché il tanto celebrato Benfica, capace di strapazzare la Juventus nei gironi, non è mai riuscito a comandare il gioco come avrebbe voluto, limitandosi a creare pericoli solo in situazioni sporadiche, senza peraltro riuscire a sfruttarli. L’Inter invece ha avuto il merito di portare la sfida sul terreno a lei più congeniale, chiudendo gli spazi e sfruttando quelli lasciati dai portoghesi, con un cinismo e una cattiveria mai vista nelle ultime uscite in campionato. In Champions, del resto, il rendimento è decisamente diverso sin dagli albori della stagione e ieri se n’è avuta l’ennesima conferma. E così, dopo un primo tempo in crescendo, i nerazzurri sono saliti in cattedra nel secondo, trovando prima l’1-0 con Barella (51’), bravo a colpire di testa su assist di Bastoni, poi il raddoppio con Lukaku (82’), freddissimo nel trasformare un rigore decretato per braccio dell’ex Joao Mario. Nel finale il Benfica ha sfiorato il gol dell’1-2 con Ramos, ma Onana ha chiuso la porta, mantenendo un risultato pesantissimo, anche se non definitivo come col vecchio regolamento sui gol in trasferta. 

Inzaghi: “Non è una rivincita personale, abbiamo vinto il primo round ma è ancora tutto aperto”

“I ragazzi hanno fatto un’ottima gara contro una squadra forte e in uno stadio molto caldo – il commento entusiasta di Inzaghi -. Abbiamo vinto il primo round e c’è grande soddisfazione, ma nulla è ancora chiuso. Nelle ultime partite non avevamo vinto, ma erano state fatte ottime gare. Siamo in un momento di grande fatica, ma dobbiamo andare oltre e goderci questa serata, ero molto speranzoso perché nelle ultime partite avevamo giocato e creato parecchio, oltre il risultato. La mia rivincita? Lavoro per l’Inter e cerco di farlo nel migliore dei modi. Io le critiche le ascolto fino a un certo punto, ma poi bisogna solo lavorare per fare sempre di più e meglio”.

Milan – Napoli (ore 21, Amazon Prime)

Lo spettacolo della Champions proseguirà oggi con Milan-Napoli, derby italiano destinato a portare il tricolore almeno in semifinale. Partita per cuori forti quella di San Siro, tra due squadre arrivate ben oltre le aspettative stagionali e che ora non vogliono certo fermarsi, tanto più al cospetto di un avversario forte, ma non imbattibile. Gli azzurri, alla luce di quanto fatto in campionato, partono sicuramente in vantaggio, eppure lo scontro di dieci giorni fa ha detto esattamente l’opposto, allineando un po’ di più i pronostici della vigilia. Certo, questa volta non ci saranno differenze di motivazioni o particolari sorprese tattiche a scompigliare i piani, ma solo un inevitabile carico di tensione da gestire al meglio: chi saprà trasformarlo in benzina, quasi certamente, passerà il turno. E’ probabile, salvo clamorosi colpi di scena, che i giochi si decideranno martedì prossimo al Maradona, dunque stasera potremmo assistere a un Milan-Napoli diverso dal solito, con calcoli e tatticismi vari a farla da padrone su azioni offensive e giocate individuali, anche perché il depotenziamento dei gol in trasferta attenua ulteriormente la voglia di rischiare. Prova ne è che Spalletti e il suo staff (tecnico e medico) hanno deciso di rinunciare a Osimhen, tenendoselo “in caldo” per la gara di ritorno: fosse stata una finale, dicono da Castelvolturno, avrebbero rischiato, ma così il gioco non vale la candela.

Pioli: “Sarà una gara diversa rispetto al campionato, il Napoli è fortissimo anche senza Osimhen”

“Rispetto al campionato sarà tutta un’altra cosa, questa è una sfida da giocarsi su 180 minuti – ha confermato Pioli in conferenza stampa -. Sappiamo che dovremo fare una grande partita contro un avversario molto forte, il Napoli è la squadra che ha fatto più gol in Champions e vinto più partite dopo il Bayern, ma anche noi abbiamo qualità e cercheremo di metterle in campo. Partiamo dalle stesse percentuali, forse potremo aspettarci qualcosa di diverso da loro, dovremo essere bravi a capirli. Non so se ci aspetteranno, se saranno aggressivi… ma la mia squadra dovrà essere brava a sapere quali spazi andarsi a prendere. Osimhen? E’ un grandissimo centravanti che ha fatto gol a ripetizione sia in campionato che in Europa, ma il Napoli prima della gara contro di noi aveva vinto sempre senza di lui e resta temibilissimo anche così”.

Spalletti: “Abbiamo vinto anche senza Osimhen, serve una mentalità da campioni”

“La forza di una squadra non è addizione nuda e cruda dei componenti ma della qualità, di come coesistono i giocatori uno con l’altro – il pensiero di Spalletti -. Noi sin qui abbiamo fatto vedere di saper scegliere come giocare al di là della formazione iniziale, abbiamo vinto partite importanti senza Osimhen, siamo qui per averlo fatto. Se si pensa che una partita di campionato interessa solo ai tifosi di Milan e Napoli, una partita di Champions interessa agli appassionati di tutto il mondo e i calciatori questo anche involontariamente un po’ lo subiscono. Serve mentalità da campioni. È la più importante della mia carriera? Spero ce ne siano altre più importanti di questa. Siamo a un punto molto alto della nostra carriera, parlo per me ma anche dei miei calciatori. Dobbiamo portare la voglia, l’entusiasmo da dove siamo partiti”. 

Milan – Napoli, le formazioni: Pioli ripropone la squadra dello 0-4, Spalletti costretto a rinunciare a Osimhen

A livello di formazioni, dunque, sta meglio il Milan, che potrà contare su tutta la rosa eccezion fatta per Ibrahimovic, che comunque non figura nella lista Champions. Pioli, dopo il turnover (perfino eccessivo) visto con l’Empoli, riproporrà il 4-2-3-1 con cui, lo scorso 2 aprile, riuscì a stravincere lo scontro di campionato contro il Napoli, dando una clamorosa lezione tattica a Spalletti. Il Diavolo punterà su Maignan in porta, Calabria, Kjaer, Tomori e Hernandez in difesa, Krunic e Tonali a centrocampo, Diaz, Bennacer e Leao sulla trequarti, Giroud in attacco. I problemi del Napoli invece riguardano l’attacco, dove oltre a Osimhen (rientrerà per la sfida di ritorno) mancherà anche Simeone, fermatosi per una distrazione del bicipite femorale destro (stop di due/tre settimane). Spalletti dovrebbe optare per Raspadori, unico attaccante di ruolo rimastogli, anche se resistono pure le ipotesi Elmas e Kvaratskhelia nell’inedito ruolo di “falso nueve”. Il 4-3-3 azzurro più probabile dovrebbe vedere Meret tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim e Olivera nel reparto arretrato, Anguissa, Lobotka e Zielinski in mediana, Lozano, Raspadori e Kvaratskhelia nel tridente offensivo. 

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