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Catasto, debutta la piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate

Pixabay

I milioni di italiani proprietari di immobili e anche i professionisti del settore possono finalmente gioire: da lunedì 1 febbraio debutta ufficialmente la nuova piattaforma digitale del Catasto, che renderà disponibili online i dati di 74 milioni di immobili in tutta Italia, escluse le province autonome di Trento e Bolzano. Lo strumento si chiama “Sit”, che sta per “sistema integrato del territorio” e fa capo all’Agenzia delle Entrate: la sua istituzione era attesa da anni, per semplificare l’accesso ad una miriade di dati su atti, valori catastali, informazioni di natura fiscale, elaborati, mappe, immagini satellitari. Da lunedì tutto sarà consultabile su un’unica piattaforma online.

La svolta è importante non solo per la sua praticità ma perché apre la strada ad una possibile futura riforma del sistema catastale, passo fondamentale per cambiare la fiscalità sugli immobili. L’Agenzia delle Entrate è infatti in grado di assegnare un valore indicativo del valore di mercato di qualsiasi immobile, perché dispone dei dati disaggregati di tutti i rogiti, poiché ha affinato nel tempo le rilevazioni di prezzo e dispone di sistemi cartografici molto sofisticati che, in parte, i servizi telematici dell’Agenzia mettono a disposizione dei singoli cittadini. Con tutto questo armamentario rendere coerenti valori immobiliari e valori fiscali dal punto di vista tecnico non è insormontabile, ma era mancata la volontà politica.

Il nuovo sistema sarebbe dunque più aderente alla realtà e più equo, anche se per qualcuno comporterebbe una tassazione maggiore, in quanto i dati completi a disposizione dell’Agenzia potrebbero cambiare il valore di mercato e dunque l’imponibile. Nel frattempo, in ogni caso, Sit sarà molto utile anche ai professionisti (geometri, architetti, ingegneri) che troveranno su un unico portale l’intero catalogo nazionale degli immobili. Sulla piattaforma sarà inoltre possibile sovrapporre una serie di informazioni aggiuntive, in modo da ricavarne di fatto una sorta di carta d’identità dell’immobile.

“L’obiettivo – ha spiegato l’Agenzia delle Entrate in una nota – è quello di mettere a disposizione dei cittadini, degli addetti ai lavori e della stessa Pubblica amministrazione un’infrastruttura tecnologica di ultima generazione, in grado di garantire servizi più efficienti”. Alcune richieste, precisa però l’ente, saranno erogabili solo a pagamento.

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