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Casa, credito ai proprietari over 60 con il Prestito Ipotecario Vitalizio (PIV)

“Dare credito agli anziani”.
Questo è il motto con il quale è stata portato avanti il percorso del prestito vitalizio, dalle aule del parlamento fino alle filiali delle banche che oggi hanno iniziato a offrire questa nuova soluzione ai propri clienti over 60.

Ma procediamo con ordine e cerchiamo di spiegare di cosa si tratta, la storia e gli sviluppi.

Le origini
Il prestito vitalizio è nato in Italia nel 2005, senza però avere grande sviluppo, anche a causa di una normativa ancora limitata e lacunosa. Per questo motivo nel 2016 sono state approvate la legge e il regolamento attuativo che regolano puntualmente questo settore. L’obiettivo è stato quindi quello di agevolare l’accesso al credito da parte degli Over 60 e il risultato è stato raggiunto grazie ad uno sforzo congiunto di Associazioni dei Consumatori, ABI, MISE e del Parlamento.

Come funziona
Il prestito vitalizio è un finanziamento ipotecario che consente a chi ha più di 60 anni di ottenere una liquidità che cresce al crescere del valore dell’immobile e dell’età dei richiedenti. In questo schema molto semplice si innestano alcune particolarità

La prima consiste nel fatto che non esiste una scadenza e il momento del rimborso è scelto dal sottoscrittore, il quale può decidere se nel frattempo rimborsare periodicamente gli interessi (per mantenere costante il debito) oppure se non pagare alcuna rata di rimborso; in tal caso gli interessi non pagati vengono accumulati e capitalizzano.

Il secondo aspetto nasce dal fatto che, nel caso in cui il sottoscrittore non rimborsi mai il finanziamento, gli eredi potranno scegliere come procedere; saranno loro a poter vendere l’immobile e rimborsare (trattenendo l’eventuale quota eccedente il rimborso) oppure a dilazionare il rimborso attraverso un proprio mutuo. In tal senso è l’unica forma di finanziamento che tutela gli eredi: infatti se vi sono degli importi che avanzano dalla vendita, questi vanno agli eredi, mentre se il valore dell’immobile non è sufficiente è la banca a venderlo e a registrare la perdita, senza poter chiedere altro agli eredi.

A chi interessa
Le statistiche e l’agenda di questi giorni indicano chiaramente che la platea di soggetti potenzialmente ad avere un migliore accesso al credito è potenzialmente molto ampia e secondo alcune stime raggiunge i 2 milioni di soggetti. In particolare in Italia queste stime sono rafforzate dai casi in cui il finanziamento viene destinato ad aiutare i figli, sostanzialmente come se fosse una anticipazione dell’eredità; questa è una casistica estremamente diffusa e comune ai asi in cui i genitori vogliono aiutare i figli adulti a cambiare casa o a investire nelle proprie attività imprenditoriali.

Chi lo propone
Nonostante il fatto che vi sia una così ampia esigenza, sono ancora pochi gli istituti di credito che hanno aderito a questa iniziativa, ma il contesto è destinato ad accelerare rapidamente già nel breve termine. La diffusione di una offerta più ampia sarà infatti il catalizzatore per aiutare anche una maggiore informazione e la progressiva diffusione del prestito vitalizio come una forma di credito “ordinaria”.

Le nuova sfide
Oggi siamo in un contesto in cui le istituzioni e la politica hanno svolto il loro compito e consegnato una normativa completa e affidabile. Ora è necessario migliorare la formazione all’interno delle banche e l’informazione verso gli Over 60. A tal fine è fondamentale un ulteriore impegno da parte di tutti gli operatori, incluse anche le Associazioni dei consumatori e le associazioni di categoria. Dall’altro lato il sistema creditizio deve ampliare il numero di banche proponenti e la diffusione sulle diverse reti per portarlo ad essere una soluzione veramente disponibile a tutti e giungere finalmente ad una reale inclusione creditizia intergenerazionale

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