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Canone Rai, esenzione più ampia: ecco le nuove soglie

FIRSTonline

“E’ stato appena firmato da parte del ministro dell’Economia e del ministro dello Sviluppo economico il decreto per l’aumento della fascia di reddito di esenzione del canone Rai per gli over 75″.

L’annuncio è arrivato stamattina direttamente dal Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni nel corso della conferenza stampa dell’Agenzia del Demanio sui risultati 2017.

L’innalzamento della soglia reddituale valida per l’esenzione del pagamento del Canone Rai è una novità importante che riguarderà centinaia di migliaia di contribuenti. Nel dettaglio, non saranno più tenute a pagare il balzello 350mila nuclei familiari. Oggi sono in totale 115mila.

ESENZIONE CANONE RAI: COME FUNZIONA OGGI

Ad oggi, i cittadini che hanno compiuto 75 anni possono essere esentati dal canone Rai ad una condizione: avere un reddito annuo pari o non superiore a 6.713,18 euro. Per non pagare occorre “rivolgersi agli uffici dell’Agenzia per presentare una dichiarazione sostitutiva di richiesta di esenzione“.

La domanda di esenzione deve essere presentata entro il 30 aprile di ogni anno.

ESENZIONE CANONE RAI: LE NUOVE SOGLIE

Il decreto firmato oggi da Pier Carlo Padoan, ministro dell’Economia, e da Carlo Calenda, numero uno del Mise, stabilisce l’innalzamento della soglia reddituale che consente agli over 75 di accedere all’esenzione dal pagamento del canone Rai. Nel dettaglio non dovranno più versare nemmeno un’euro, previa presentazione dell’apposita dichiarazione sostitutiva, i cittadini che abbiano compiuto 75 anni con un reddito non superiore agli 8.000 euro. 

La nuova soglia interesserà 232.571 nuclei familiari che si aggiungono ai 115.500 che già non pagavano il canone.

Soddisfatta la Rai. Secondo quanto si legge in una nota, la società “prende positivamente atto del provvedimento del Governo che estende l’esenzione dal pagamento del canone agli over 75 con reddito inferiore a 8mila euro l’anno”.

La disposizione, volta a promuovere l’inclusione sociale – continua il comunicato – è in linea con analoghe misure già in atto per i principali broadcaster pubblici europei ed è in completa sintonia con i principi di uguaglianza sostanziale e di libero accesso all’informazione sanciti dalla Costituzione e propri della mission Rai. Il sostegno alle fasce più deboli della popolazione rappresenta un valore imprescindibile per il servizio pubblico radiotelevisivo”.

 

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