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Caldo, oggi e domani il picco: in Europa è il luglio più torrido da 150 anni

Se non vi trovate in un ambiente condizionato, è sicuro che leggendo questo articolo state sudando. Una condizione sgradevole che va avanti da ormai troppi giorni, e che secondo i meteorologi non darà tregua per almeno un’altra settimana. Poi, gli agognati temporali, che nelle aspettative di milioni di italiani ed europei dovrebbero portare un po’ di fresco a quello che in tutto il continente sarà ricordato – dati alla mano – come il luglio più caldo da un secolo e mezzo.

L’ondata di afa non dà tregua e apre scenari impensabili: caldo record anche in città come Londra, dove erano anni che Wimbledon non veniva (quasi) mai interrotto per la pioggia, e soprattutto a Parigi, segnalata a sorpresa come la capitale più calda del mese. Per non parlare di Torino, dove nella prima metà di luglio la temperatura media sulle 24 ore ha sfiorato i 29 °C, ben cinque gradi sopra la norma, valore che sarebbe eccessivo fin per gli angoli più infuocati d’Europa, come la Sicilia meridionale e l’Andalusia.

Solo in Italia, le città da bollino rosso, ovvero con seri rischi per la salute anche delle persone sane, sono 20: secondo il bollettino diffuso dal Ministero della Salute, che si attende il picco proprio tra oggi e domani (poi qualche temporale sulle Alpi porterà un sollievo minimo, ma solo al Nord), si tratta di Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. E domani andrà anche peggio: le città a rischio saranno 22, e cioè Ancona, Bari, Bologna, Bolzano, Brescia, Campobasso, Civitavecchia, Firenze, Frosinone, Latina, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. 

In queste città sono attese punte che a questo punto non stupiscono neanche più: la soglia psicologica dei 40 gradi viene già da un paio di giorni raggiunta o sfiorata un po’ dappertutto, da Nord a Sud, in collina, al mare o in pianura. Poi c’è il discorso dell’umidità, della temperatura percepita, che porta in molti casi a rendere l’aria non solo bollente ma anche irrespirabile: in alcune città, come Roma, non piove da almeno un mese e per farsi accarezzare il volto da un alito di vento bisogna farsi trovare svegli alle 3 di notte. La Capitale ha infatti un triste primato: è la città più calda di notte, a causa dell’elevato tasso di umidità. A Firenze invece si sono registrati 39 gradi per 12 giorni di fila, con il termometro reale che segnava 47.

Per il sollievo bisognerà dunque attendere fine mese: non prima di giovedì 23 luglio, dicono gli esperti. Una data da segnare sul calendario, anche quella con un bel bollino rosso.

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Categories: Cultura