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Borse, partenza sprint. Oggi l’aumento Creval e i conti di Poste Italiane

Pixabay

Le Borse aprono al galoppo dopo due settimane anomale ma poi rallentano e Milano inverte la rotta. Le ultime due settimane, si dice, sono state caratterizzate prima dai ribassi più pronunciati degli ultimi due anni, poi dal rialzo delle ultime cinque sedute, il più robusto dal 2013. Il rally continua stamane a Tokyo +1,8% sulla scia dei guadagni (+3,4%) della scorsa settimana. In progresso anche Corea +0.9% ed Australia +0,8%, ovvero i principali mercati oggi al lavoro. I listini cinesi (Hong Kong e Taiwan compresi) sono chiusi per le feste del capodanno. In vacanza oggi anche Wall Street, chiusa per il President Day. Venerdì la Borsa Usa ha chiuso in netto rialzo la settimana della ripresa: Dow Jones e S&P500 sono salite del 4,25%, il Nasdaq addirittura del 5,3%, miglior performance settimanale dal dicembre 2011.

L’esordio scoppiettante non ha però mantenuto le promesse e Milano ha invertito la rotta a metà mattina con Enel e Fca a pesare sul listino. Moderate le Borse europee.

A favorire il rialzo del listino giapponese contribuisce la discesa dello yen, in calo su dollaro a 106,4, da 106,8 della chiusura. Debole il dollaro anche sull’euro a 1,2426 sull’euro. Pesano sulla valuta Usa gli sviluppi del Russiagate e i violenti attacchi del presidente Trump alle indagini dell’Fbi.

La frenata del dollaro favorisce il recupero del petrolio. Il greggio Brent sale dello 0,9% a 65,4 dollari il barile. Negli Stati Uniti, il numero degli impianti di trivellazione in funzione è salito a 798 la scorsa settimana, un tale livello di attività non si vedeva dal 2015.

Sale anche l’oro ai massimi da 18 mesi a 1,348 dollari l’oncia.

ATENE ESCE DAL PURGATORIO, OGGI IL NUOVO VICE DI DRAGHI

In Europa la settimana si apre a Bruxelles con la riunione dell’Eurogruppo a cui partecipa anche il presidente della Bce, Mario Draghi, e con l’intervento del ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. E’ in discussione la nomina del vice presidente della banca centrale: in corsa il ministro delle Finanze spagnolo de Guindos e il governatore irlandese Lane. In programma anche la decisione sull’uscita della Grecia dal piano di assistenza finanziaria.

Alla vigilia del vertice è esploso un caso clamoroso: il Governatore della Banca centrale della Lettonia, Ilmars Rimsevics, membro del consiglio direttivo della Bce, è stato arrestato dall’ufficio anti-corruzione del paese.

Sul fronte macro da segnalare la pubblicazione dei dati Pmi manufacturing dell’Eurozona, l’indicatore più atteso per misurare l’intensità della ripresa.

Venerdì sarà pubblicato il dato dell’inflazione del Vecchio Continente.

IN AGENDA I VERBALI DELLA FED E I CONTI DI BUFFETT

In questa cornice le Borse attendono i verbali della riunione della Fed di fine gennaio, l’ultima guidata da Janet Yellen. In attesa del probabile aumento dei tassi, gli operatori si preparano decifrare il significato di ogni singola parola del board, vuoi sul fronte dell’inflazione che del rialzo delle buste paga.

Da seguire al proposito a Wall Street il confronto tra i conti di Whole Foods, il gruppo della distribuzione alimentare acquistato un anno fa da Amazon per 13,7 miliardi di dollari, e Wal Mart che nel frattempo si è alleata con la giapponese Rakuten. Il fatturato dovrebbe sfiorare i 135 miliardi di dollari.

Si avvicina alla conclusione la stagione delle trimestrali Usa. In settimana saranno 55 società dell’S&P500 che annunceranno i conti. I più attesi saranno quelli contenuti nella lettera agli azionisti di Berkshire Hathaway, la holding di Warren Buffett, che sarà pubblicata sabato 24. Tra le anticipazioni, il rafforzamento della quota di Apple, l’ingresso nella Teva, colosso israeliano dei farmaci generici e la riduzione dell’investimento in Ibm.

SOFTBANK VICINA AL 20% DI SWISS RE

Avanzano intanto le trattative tra Softbank, il colosso giapponese guidato da Masayoshi Son, e i soci di Swiss Re. In discussione l’acquisto del 20-30% del gruppo di riassicurazione che dispone di partecipazioni per oltre 160 miliardi di dollari. Il tycoon giapponese mira ad entrare nel consiglio. L’operazione potrebbe far lievitare il valore di Partner Re, la compagnia controllata da Exor.

OGGI I CONTI DI POSTE. MOODY’S CONFERMA I RATING DI INTESA

Sul fronte societario si comincia stamane con i risultati 2017 di Poste Italiane. Domani sarà la volta di Terna, mercoledì di Tenaris.

L’appuntamento più importante riguarda l’approvazione dei conti di Intesa San Paolo, in programma per venerdì. Moody’s ha confermato venerdì scorso i rating dell’istituto Lo comunica l’agenzia americana, sottolineando che sono stati confermati i baseline credit assessment “baa3” e tutti i rating e le valutazioni sulla banca.

700 MILIONI PER IL VALTELLINESE. VENERDI’ASTA CTZ

Diverse le operazioni sul capitale in programma. Riflettori accesi sull’aumento Creval: l’operazione in partenza oggi prevede l’offerta di quasi 7 miliardi di azioni, a fronte dei 110 milioni in circolazione, nel rapporto di 631 nuove azioni per ogni titolo, al prezzo di emissione di 0,1 euro. Venerdì il titolo ha perso il 12,62% a 7,8 euro dopo un analogo tonfo giovedì (-12,78%).

Mercoledì si terrà l’assemblea straordinaria di Atlantia per deliberare gli aggiustamenti sull’aumento di capitale a servizio dell’Opas su Abertis.

Al via venerdì anche le aste di fine mese del Tesoro: si comincia con l’offerta di CTz e Btpei.

(aggiornato alle 12)

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