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Borse europee positive: la Cina non fa paura

Inizio di settimana positivo per le Borse europee, che reagiscono positivamente agli ultimi dati in arrivo dalla Cina. Il Pil del Dragone ha rallentato al passo più lento dal 2009 (+6,9% nel terzo trimestre), ma il risultato è comunque migliore delle attese, che non andavano oltre il +6,7/+6,8%, e il settore servizi, insieme ai consumi, ha compensato la debolezza di export e manifatturiero. 

In scia a questi numeri, oggi a un’ora dall’apertura Milano guadagna lo 0,6%, Francoforte lo 0,8%, Parigi lo 0,5% e Londra lo 0,1%. 

Deboli invece i listini asiatici: a Tokyo l’indice Nikkei dei 225 titoli guida ha perso lo 0,88%, a quota 18.131,23 punti, mentre la Borsa di Shanghai ha ceduto lo 0,11 percento. 

Sul versante valutario, euro/dollaro a 1,1365, da 1,1353 di venerdì, mentre il cambio euro/yen si attesta a 135,55 (da 135,65). Dollaro/yen a 119,49 (da 119,36). 

Prezzi del petrolio in ribasso in Asia: il Wti ha perso 10 centesimi attestandosi a 47,16 dollari e il Brent ha ceduto 12 centesimi, a 50,34 dollari.

Spread Btp-Bund in calo: il differenziale tra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi si attesta, in avvio di settimana, a 105 punti base, con un rendimento dei Btp a 10 anni dell’1,61%.

Intanto, sull’azionario europeo tiene ancora banco il caso Volkswagen. La notizia di una possibile azione legale da 40 miliardi da parte dei grandi azionisti pesa questa mattina sul titolo della casa tedesca, che lascia sul campo oltre il 2% alla Borsa di Francoforte. 

A Piazza Affari continua lo scivolone di Ferragamo (-2,3%, peggior ribasso del Ftse Mib), su cui dalla settimana scorsa pesa il contagio dei conti deludenti di Burberry e il calo dei consumi cinesi. Cerca invece il riscatto Moncler (+2,3%). 

Rimane sotto i riflettori Fca (+1,9%), fra i migliori titoli del listino in attesa dell’esordio di Ferrari a Wall Street

Acquisti anche sulle popolari grazie alle indiscrezioni sull’accelerazione dei contatti in vista di alleanze: +1% Banco Popolare data in avanzati colloqui con Ubi (+0,1%), +1,6% Carige dopo i rumors di un primo incontro tra il primo azionista Vittorio Malacalza e i vertici di Bpm (+0,5%). Male Mediaset (-1,4%).

Vivace Telecom Italia (+1%) dopo l’esito del Cda di venerdì che ha dato mandato ai manager di studiare l’asse con Metroweb per un piano di investimenti nella rete. 

Spicca il +5% di Danieli, che ha aggiornato la guidance per il 2014-15 indicando i ricavi nel range 2,75-2,9 miliardi e l’Ebitda nell’intervallo 260-280 milioni.

A Parigi è Danone a mettersi in mostra (+1,4%) dopo i risultati del terzo trimestre (ricavi +4,6%, a 5,6 miliardi) e la conferma degli obiettivi per fine esercizio, mentre a Francoforte ci sono le banche in prima fila a cominciare da Deutsche Bank (+2,2%) e da Commerzbank (+1,3%). A Londra realizzi su Shire (-2%) dopo la corsa di venerdì sull’interesse per l’americana Radius Health.

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