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BORSE A DUE VELOCITÀ – Recordati, Saipem e le utility spingono Piazza Affari, in rosso Wall Street

Imagoeconomica

L’onda rossa non ha travolto gli Stati Uniti nelle elezioni di Midterm, eppure si è affacciata timidamente sui mercati nella seduta odierna, così i listini europei chiudono contrastati e Wall Street si muove in calo dopo un avvio stonato (Nasdaq -1,2%). Bene invece Piazza Affari. 

A incidere sull’umore degli investitori hanno contribuito i dati sull’inflazione cinese, sotto le attese a prova di un’economia frenata dalle restrizioni anti Covid e una crescita che perde slancio a livello globale. L’Ocse segnala infatti un nuovo calo mensile del superindice nel mese di ottobre (-0,17%). Nella zona euro il ribasso è più sostenuto (-0,24%), soprattutto in Italia (-0,33%) e Germania (-0,39%).

Il dollaro riprende forza e l’euro scambia in ribasso, poco oltre la parità.

Scendono i prezzi dei T-Bond e risalgono i rendimenti, deprimendo l’azionario e in particolare i titoli tech Usa.

Arretra il petrolio (Brent -1,9%, 93,55 dollari al barile) e l’oro si appiattisce, mentre le criptovalute valgono sempre meno. Il Bitcoin perde il 12% e tratta intorno a 17.250 dollari.

Piazza Affari svetta in un’Europa contrastata

Piazza Affari è ancora una volta tra le migliori e guadagna lo 0,36% (23.780 punti base) consolidandosi ai massimi da giugno, grazie al felice andamento della stagione delle trimestrali.

Registrano frazionali ribassi Francoforte -0,17%, Parigi -0,17%, Amsterdam -0,98%, che è la piazza con il maggior numero di titoli tecnologici. Londra -0,19%. Bene Madrid +0,52%.

A pesare sull’indice delle banche europee è il crollo della tedesca Commerzbank -6,64%, che ha visto il suo utile netto scendere del 52% nel trimestre.

A Londra Marks & Spencer, colosso delle vendite al dettaglio, lascia sul campo il 2,82%, dopo aver parlato di una “tempesta in arrivo” dovuta ai costi più elevati e alla pressione sui bilanci delle famiglie.

Wall Street in ribasso. Vola però Meta dopo i licenziamenti via mail

Wall Street si muove in calo, soprattutto con il Nasdaq mentre risalgono i rendimenti dei titoli di Stato in vista di un Congresso diviso. L’onda rossa dei Repubblicani non ha  travolto gli Stati Usa e il partito avverso a Joe Biden avrà probabilmente la maggioranza alla Camera, però più risicata di quanto avevano previsto gli esperti. Nell’attesa di capire come si definiranno i nuovi poteri a Washington e di conseguenza nel mondo, i prezzi dei T-Bond sono in calo e il decennale è in rialzo al 4,143% dal 4,12% di ieri.

L’umore potrebbe migliorare o peggiorare domani dopo l’uscita del dato sui prezzi al consumo nel mese di ottobre, da leggere in chiave Fed.

Nell’azionario troneggia Meta (Facebook), +7,9%, titolo migliore sullo S&P 500, dopo il licenziamento via mail di 11mila dipendenti, pari al 13% della forza lavoro. Si tratta della riduzione di personale più estesa nei 18 anni di storia della società di Mark Zuckerberg. Il titolo ha perso il 73% da inizio anno. Crolla Walt Disney (-11,8%), dopo una trimestrale deludente. 

In Piazza Affari brillano Recordati e Saipem, scendono Bper e Telecom

Piazza Affari regge l’ondina d’urto odierna riparandosi dietro a un gran numero di trimestrali, per lo più positivi. Tra le blue chip la migliore del giorno è Recordati +5,54%, proprio in scia ai conti del periodo e alle previsioni; Banca Akros ha portato la raccomandazione sul titolo da “Accumulate” a “Buy” e il prezzo obiettivo da 48,5 euro a 49 euro.

Iveco sale del 3,73%, alla luce dei risultati resi noti stamani e della revisione delle stime al rialzo per il 2022.

I conti arridono a Terna +3,08% e ad Hera +2,1%. Bene Finecobank +2%, ieri oggetto di prese di beneficio dopo il trimestre e il miglioramento dell’outlook per il 2022-23; Barclays ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 17,5 euro da 17 euro.

Tra i titoli migliori del listino c’è Saipem, +3,64%. Il titolo è stato promosso da JP Morgan a “Overweight”, con un prezzo obiettivo di 1,75 euro. 

Tra le banche Banco Bpm è la migliore e guadagna l’1,84% a seguito di risultati del terzo trimestre sopra le attese per maggiori ricavi e una guidance 2022-23 rivista al rialzo. Equita, nel daily, conferma la raccomandazione “Buy” con prezzo obiettivo in salita a 4,2 euro. Perde Mps -3,12% che, a quanto pare, non interessa nemmeno a Giuseppe Castagna, ad di Banco Bpm.

Unicredit è piatta, nel giorno del collocamento con successo di un Senior Non-Preferred Green Bond per il valore di 1 miliardo di euro.

L’elenco dei maggiori ribassi assomiglia a quello visto ieri e si snocciola a partire da un’altra banca, Bper, -2,77%  nonostante i buoni risultati mostrati nei giorni scorsi. Si ripetono le vendite anche su Telecom -1,89%, un altro titolo che era molto cresciuto recentemente su continue indiscrezioni stampa di una possibile Opa pubblica sulla società telefonica.

Arretrano Eni -1,35% e Stm -0,95%.

Scende lo spread

Con uno scatto finale chiude in verde il secondario: lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata si ferma a 200 punti base (-2,75%), con rendimenti in lieve calo, rispettivamente a +4,27% e +2,27%.

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