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Borsa, rinnovabili sempre in calo. Société Générale scommette su Enel Green Power

Altra giornata dura per Enel Green Power (quotazione), Falck Renewables (quotazione), Alerion (quotazione), Eems (quotazione), Terni Energia (quotazione) ed Ergy Capital (quotazione) che scambiano in pesante calo a Piazza Affari.
Tuttavia ieri è arrivata la conferma da parte del Governo sulla norma all’interno della finanziaria sugli incentivi al segmento delle rinnovabili.
Stefano Saglia, sottosegretario allo Sviluppo economico, ha precisato che “per il fotovoltaico il quadro è già definito, per le altre fonti metteremo in discussione un decreto entro fine mese e lo approveremo a settembre”. D’altro canto il nuovo coefficiente di ammortamento all’1% previsto per i beni in concessione gratuitamente devolvibili riguarderà anche gli impianti idroelettrici.

Enel (quotazione), Egp, Iren e A2A (quotazione) rimangono più esposte, per la loro presenza nella produzione idroelettrica, in regime di concessione, ma gli impatti sembrano comunque essere contenuti. Nel dettaglio, gli analisti di Intermonte hanno stimato un impatto in termini di tasse aggiuntive nei primi anni limitato, nell’ordine dei 30 milioni per Enel (lo 0,6% dell’utile per azione), 10 milioni per Enel Green Power (l’1,8% dell’utile per azione), per A2A (il 3,6% dell’utile per azione) e per Edison (quotazione) (pari al 6,5% per azione) e 7 milioni per Iren (che equivale al 3,6% dell’utile per azione).

Appare di minor spessore l’impatto previsto da Equita che stima 15-20 milioni di maggiori cash taxes per Enel, circa 10 per Enel Green Power e intorno ai 7 milioni per A2A e Iren.

“Crediamo che l’impatto negativo sia già stato più che prezzato dai titoli, con le flessioni registrate nei giorni scorsi”, precisano gli analisti di Intermonte. Inoltre è molto probabile che la manovra verrà rimodulata durante la discussione parlamentare. Ma c’è già chi comincia a muoversi, Atlantia (quotazione), tra i 50 e 110 milioni di maggiori cash taxes nei prossimi anni, con un impatto sulla valutazione del 9-10%, ha già annunciato forti reazioni di contestazione insieme a Confindustria e alle associazioni di categoria.

In questo, di certo non positivo, panorama di prospettive, Enel Green Power, all’interno del settore delle rinnovabili, rimane l’azione preferita da Société Générale (Quotazione), che mantiene un rating buy e un prezzo obiettivo a 2,20 €.
“Nonostante una crescita inferiore rispetto ai competitor, EGP offre una buona diversificazione, un’alta redditività e un basso gearing e ha il miglior rapporto rischio/rendimento tra i player delle rinnovabili”, si legge nella nota della banca francese, che non sembra preoccupata dai cali molto probabili dell’Ebitda e dell’Eps del gruppo dal 2012 in poi.

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