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Borsa, prove di ripresa. Unicredit e Intesa rialzano la testa

Imagoeconomica

La ripresa dell’Asia, rincuorata dai buoni (e sorprendenti) dati dell’export cinese salva anche le Borse europee: si allontana, per ora, lo spettro di una recessione provocata dallo scontro sui dazi. Ma Donald Trump ha già reagito annunciando che “posso fare molto di più” per danneggiare la Cina. 

Ora l’attenzione si sposta sulle trimestrali delle grandi banche Usa, in arrivo nel pomeriggio. Nell’attesa i listini europei risalgono dai minimi di ieri. Milano, scivolata ai prezzi di 19 mesi fa, recupera oggi quasi mezzo punto sopra quota 19.400 punti.  In parallelo salgono Parigi, Francoforte e Londra +0,7/0,8%. In lieve rialzo Madrid. Lo spread scende verso quota 300 punti base da 306 di ieri: Btp al 3,51%, Bund 0,53%.

Questa sera Moody’s comunica l’eventuale cambio di rating sul Portogallo, in questo momento Ba1, ovvero “spazzatura”: il mercato si aspetta una promozione. Entro la fine del mese, l’agenzia si pronuncia sull’Italia, in questo momento il rating è Baa2, con outlook negativo. Il petrolio rimbalza. Brent a 81 dollari il barile dopo due giorni di ribasso. L’agenzia internazionale dell’energia ha rilevato che ”il livello attuale dell’offerta è adeguato alle esigenze della domanda”.   

Saipem è in rialzo dell’1%: la società è in corsa per alcune grandi commesse in Arabia Saudita, nell’ordine del miliardo di dollari, o più. Saudi Aramco sta per chiudere gare in ambito offshore per tre miliardi di dollari. Saipem è in pole position per lavori in mare. Eni +0,5%. Salgono anche le utility: Snam +1%, A2a parte bene ma poi va in territorio negativo.

Continua la ripresa di Stmicroelectronics +1%. Tutte sù le banche, Unicredit +1%. La società Independent Research ha confermato il giudizio BUY sull’istituto, abbassando però il target price a 16 euro da 17 euro. Ieri Banco Santander ieri ha avviato la copertura sul titolo con una raccomandazione Buy e un target price di 16,80 euro. L’upside potenziale rispetto ai prezzi attuali sfiora il +40%. Intesa Sanpaolo +1,7%, Banco Bpm +2,2%.  

Carige +6,5%. Via libera del Cda a finalizzare l’accordo con Bain Capital Credit per la cessione di 400 milioni di UTP. La Banca intende verificare tutte le modalità di turnaround con l’individuazione di una banca di investimento per esplorare possibili aggregazioni. Il 30 novembre è la data previsa per la presentazione del Capital Conservation Plan. Sale anche Fiat Chrysler +0,7%, ma rallenta Ferrari a -0,2%. Nel resto del listino: 

Vola Tiscali +5,4%. i soci russi intendono vendere tutta la quota in Tiscali e l’ipotesi che rimbalza sui mercati è lo spezzatino. A essere interessati sono Fastweb e il fondo svizzero-tedesco SpringWater Capital.

Fila +0,5%: Dopo l’acquisizione della statunitense Pacon punta a crescere ancora per linee esterne. Nell’ambito del prossimo aumento di capitale la holding di controllo Pencil ha già deliberato di sottoscrivere la propria quota alle azioni B, con diritto di voto plurimo. 

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