Le Borse europee restano prudenti, in un clima dominato dall’incertezza legata alla politica commerciale statunitense. Piazza Affari si muove poco sopra parità, allineata agli altri listini continentali. A frenare il sentiment è l’annuncio di Donald Trump sull’avvio, da oggi, dell’invio delle prime lettere sui nuovi dazi, mentre si attende l’esito dei negoziati in corso con diversi Paesi in vista della scadenza del 9 luglio. Il presidente Usa ha inoltre minacciato dazi aggiuntivi del 10% contro i Paesi Brics accusati di “politiche antiamericane”.
Sul fronte macroeconomico, spicca il rimbalzo della produzione industriale in Germania (+1,2% a maggio), ben oltre le attese. Ma restano i dubbi sulla traiettoria dell’economia europea, dopo che l’inflazione dell’Eurozona è tornata al 2%, obiettivo della Bce. Un contesto che potrebbe frenare ulteriori tagli dei tassi.
Seduta debole in Asia, appesantita anch’essa dalle tensioni commerciali e dalle attese per la riunione della Reserve Bank of Australia di domani, che potrebbe annunciare un nuovo taglio dei tassi. In calo le Borse cinesi, Tokyo (-0,56%) e Hong Kong (-0,22%).
Sul valutario, l’euro resta stabile a 1,1766 dollari e guadagna sullo yen (170,64), mentre il cambio dollaro/yen è a 145. Tra le materie prime, l’oro cede lo 0,72% a 3.319 dollari l’oncia. Il petrolio scende ancora dopo l’accordo Opec+ per aumentare la produzione da agosto: il Brent tratta a 68 dollari (-0,26%), il WTI a 66,33 dollari (-0,26%). Il gas è stabile a 33,41 euro/MWh. Bitcoin in rialzo dello 0,97% a 109.171 dollari.
A Milano, riflettori puntati sul risiko bancario: il 9 luglio è atteso il verdetto del Tar sul ricorso di Unicredit contro le condizioni del Golden Power che limitano l’Ops su Banco Bpm. Entrambi i titoli si muovono in territorio positivo. Bene anche Mps, che beneficia del recente upgrade di Fitch e dell’attenzione legata all’Ops su Mediobanca, il cui avvio è previsto per il 14 luglio. In calo Mediobanca.
Sul listino principale si mettono in evidenza Tim, Generali e l’intero comparto bancario. In fondo al paniere Stellantis, penalizzata dai giudizi degli analisti: JpMorgan ha tagliato il target price a 11 euro, mentre Jefferies ha confermato il rating “Buy”. Deboli anche Saipem, Tenaris ed Eni.
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