Dopo il “venerdì nero” e il forte rimbalzo di lunedì, le Borse europee aprono anche oggi in territorio positivo, sostenute da un clima di ottimismo cauto. Gli investitori trovano fiducia nel buon andamento delle Borse asiatiche e nella solida chiusura di Wall Street, mentre restano vigili sulla questione dazi e sull’evoluzione della stagione delle trimestrali.
A Milano, il Ftse Mib segna un progresso dello 0,44% in avvio, mentre l’All Share sale dello 0,43%. Tutti i principali listini continentali viaggiano in rialzo, con un’agenda densa di dati macro e da un contesto geopolitico fragile, aggravato dalle dichiarazioni di Netanyahu su Gaza: “Siamo pronti all’occupazione totale“.
Europa cauta tra dazi, tassi e trimestrali
I mercati restano concentrati sulle nuove tariffe commerciali Usa, in vigore da giovedì 7 agosto. L’Unione europea ha deciso di congelare per sei mesi le proprie contromisure, nel tentativo di favorire il dialogo, ma la tensione resta alta. Donald Trump ha annunciato che inasprirà i dazi sull’India, colpevole, secondo lui, di continuare ad acquistare petrolio russo.
Sul fronte monetario, cresce l’aspettativa per un possibile taglio dei tassi da parte della Fed a settembre: secondo il FedWatch Tool, la probabilità è salita all’80%, sulla scia dei deludenti dati sul mercato del lavoro Usa pubblicati venerdì scorso.
Occhi puntati anche sull’Inghilterra: giovedì la Bank of England potrebbe procedere a un taglio di 25 punti base, pur mantenendo un atteggiamento prudente, data l’inflazione ancora elevata nel Regno Unito.
Piazza Affari: banche in primo piano, occhi su Mediobanca e Bpm
A trainare Piazza Affari sono ancora una volta le banche. In evidenza Banca Popolare di Sondrio e Mediobanca mentre il mercato monitora le mosse di Crédit Agricole, che ha superato il 20% in Banco Bpm tramite un contratto derivato, pur ribadendo di non voler promuovere un’Opa. Attesa per i conti semestrali di Mps e Mediobanca (oggi il CdA di Siena), mentre restano sul tavolo le valutazioni sull’Ops di Piazzetta Cuccia per Banca Generali.
In arrivo oggi anche i conti di Credem, Bper, Tim e Buzzi. In evidenza De Agostini che ha ceduto il 100% di Dea Capital Alternative Funds a Green Arrow Capital, Stellantis (outlook rivisto al ribasso da Fitch) e Iveco, che ha ufficializzato la vendita del business dei camion a Tata e della difesa a Leonardo. Tornano gli acquisti su Campari. Utilities in calo.
Spread in calo, gas in lieve flessione, petrolio stabile
Sul fronte obbligazionario, si registra un lieve allentamento delle tensioni: lo spread Btp-Bund scende a 84 punti base, in calo del 2,27%, con il rendimento del decennale italiano che si attesta al 3,54%. A sostenere il clima più disteso sono soprattutto le crescenti aspettative di una Federal Reserve meno aggressiva nei prossimi mesi.
Nel comparto energetico, i prezzi del gas naturale segnano una lieve flessione. Il TTF olandese per settembre cede lo 0,5%, scendendo a 34 euro/MWh, mentre il petrolio si mantiene sostanzialmente stabile: il Brent si attesta a 68,80 dollari al barile, in lieve progresso dello 0,06%, e il WTI viaggia a 66,33 dollari, con una variazione analoga. Il mercato ha già scontato il nuovo aumento della produzione deciso dall’Opec+, che ha annunciato per settembre un incremento di 547.000 barili al giorno, nell’ambito della strategia di recupero delle quote di mercato.
Intanto, arrivano i risultati trimestrali delle big dell’energia. Aramco chiude il secondo trimestre con un utile netto in calo del 22%, pari a 22,67 miliardi di dollari, penalizzata dalla debolezza del greggio. Migliore la performance di BP, che torna in utile con 1,63 miliardi di dollari, su ricavi pari a 47,68 miliardi.
Tra le valute, l’euro perde leggermente terreno sul dollaro, scambiando a 1,16 (-0,16%), mentre sul mercato dei metalli preziosi l’oro si mantiene stabile a 3.369,3 dollari l’oncia.
Asia in recupero, Wall Street pronta a proseguire il rimbalzo
Seduta positiva per l’Asia, con il Nikkei in rialzo dello 0,64% a 40.549 punti, seguito da Seul (+1,5%) e Sydney (+1,2%). In Cina, Shanghai corre a +1,62%, spinta da buoni dati PMI e acquisti nei settori difesa e bancario.
In Giappone, il Pmi servizi di luglio sale a 53,6, massimo da febbraio. Intanto, il negoziatore Ryosei Akazawa è volato a Washington per discutere l’accordo bilaterale che introduce dazi del 15% sulle auto giapponesi esportate negli USA.
Anche Wall Street si prepara a un’altra seduta positiva: i future su Nasdaq e S&P 500 avanzano di circa lo 0,4%. Dopo il crollo di venerdì, ieri la Borsa americana ha registrato un rimbalzo deciso. Il dato sull’occupazione e la dura reazione di Trump, che ha licenziato il responsabile del Bureau of Labor Statistics, hanno rilanciato le attese di un taglio dei tassi a settembre.
In arrivo oggi i dati Ism servizi americani, considerati un termometro cruciale della salute dell’economia a stelle e strisce mentre in settimana previsti i conti di Disney, AMD, McDonald’s ed Eli Lilly.